Scarlett Johansson in alcuni periodi della carriera si è sentita etichettata dai suoi ruoli sexy ad Hollywood. L’ex star del MCU si sentiva intrappolata ad esempio in film come Match Point e The Black Dahlia. Alla fine si è distaccata da questo archetipo con ruoli d’azione e drammatici.
L’attrice candidata all’Oscar ha parlato degli stereotipi di Hollywood durante un’intervista con il podcast Table for Two. Il conduttore Bruce Bozzi ha riconosciuto a Scarlett Johansson il merito di aver messo da parte il suo status di sex symbol quando si tratta di ruoli d’azione e drammatici. Le è stato chiesto come ha evitato la trappola rispetto rispetto a questi ruoli. La Johansson ha detto che all’inizio della sua carriera non ha potuto evitarla. La star di Hollywood ha raccontato di aver cambiato più volte la sua carriera di attrice, passando da attrice bambina a star adolescente a ruoli da ingenua. Ha commentato che spesso l’industria cinematografica “oggettiva” le giovani attrici nel passaggio da ruoli giovanili a ruoli adulti.
La star di Jojo Rabbit ha poi sottolineato che le attrici sono spesso collocate su una “traiettoria” basata su determinate caselle. Ha spiegato come il fatto di essere stata collocata nella casella della bomba sexy abbia influenzato la sua carriera a Hollywood per alcuni anni.
“Ho fatto Lost in Translation e La ragazza con l’orecchino di perla e a quel punto avevo 18, 19 anni e stavo acquisendo la mia femminilità e sessualità. Penso che sia stato a causa di quella traiettoria verso la quale ero stata lanciata – mi sono davvero bloccata. Mi stavano preparando, in un certo senso, per essere quello che si definisce una bomba sexy. Interpretavo l’altra donna e l’oggetto del desiderio e all’improvviso mi sono ritrovata in un angolo, come se non riuscissi a uscirne. Proprio in quel periodo ho incontrato Bryan”
Come molte attrici della sua epoca, Scarlett Johansson era più guardata che ascoltata quando si trattava di decidere cosa fare della propria carriera. L’ex star della Marvel ha parlato apertamente di come l’ipersessualizzazione di Hollywood abbia influenzato i suoi primi vent’anni. Iniziare a lavorare a Hollywood così giovane ha influenzato anche il modo in cui si vedeva fuori dallo schermo, in particolare la pressione per dovere rimanere magra. Queste aspettative irrealistiche hanno spinto l’attrice di A Marriage Story a lottare contro alcune avversità.
La svolta è arrivata quando Scarlett Johansson ha incontrato il famoso agente di Hollywood Bryan Lourd. L’attrice ha ricordato che Lourd è stato la prima persona a Hollywood ad ascoltare le sue esigenze come creativa. Lo stereotipo, secondo la star, limitava le sue opportunità di recitazione al di là di quei ruoli. Alla fine è riuscita a uscire dagli schemi “lavorando”.
Scarlett Johansson è più padrona della sua carriera rispetto ai primi anni di Hollywood. Dopo aver terminato il suo incarico nel MCU, la star di Hollywood ha in programma diversi progetti, tra cui il film di Apple TV+ Project Artemis, di cui è produttrice.