Ruggero Deodato è morto a Roma il 28 dicembre 2023, aveva 83 anni. Il regista, nato a Potenza il 7 maggio del 1939, era noto per aver firmato alcune pellicole horror, in particolare di genere cannibal, tanto da essere soprannominato Monsieur Cannibal. Nel 2016, a ventitré anni di distanza dall’ultimo film, era tornato dietro la macchina da presa per firmare Ballad in Blood, vagamente ispirato al caso di Meredith Kercher e ad altri casi che non hanno trovato soluzione nel nostro paese.
Ruggero Deodato ha iniziato la sua carriera di regista con commedie e polizieschi, tra i primi film diretti ricordiamo Gungala la pantera nuda, Donne… botte e bersaglieri e Vacanze sulla Costa Smeralda. Nel 1977, Deodato dirige Ultimo mondo cannibale, nato come sequel di Il paese del sesso selvaggio del 1972, prima pellicola a mostrare nel nostro paese atti di cannibalismo. La pellicola dà vita alla trilogia dei Cannibal Movie del regista potentino. Nel 1980 firma il controverso Cannibal Holocaust, il film contiene scene reali di uccisioni di animali. Per questo lungometraggio fu condannato a quattro mesi di carcere con la condizionale. La tecnica di narrazione del film, ovvero le riprese effettuate dai protagonisti della storia, fu utilizzata da The Blair Witch Project nel 1999, per questo motivo Deodato valutò, senza tuttavia portarla avanti, un’azione legale per plagio
Nel 1980 dirige il thriller La casa sperduta nel parco, anche questo caratterizzato da scene violente molto realistiche. Nel 1985 conclude la trilogia dei cannibali con la pellicola Inferno in diretta.
Per la televisione, Ruggero Deodato è stato dietro la macchina da presa della seconda stagione della serie Triangolo rosso nel 1969 e le tre stagioni di All’ultimo minuto tra il 1971 e 1973 e l’ottava stagione di Incantesimo. Il regista ha diretto numerosi spot pubblicitari per la televisione per noti marchi, tra cui Piaggio, Fiat, Philips, sottilette Kraft e De’Longhi.