Raffaele La Capria, scrittore, sceneggiatore e traduttore italiano, è morto nella notte del 26 giugno 2022 presso l’ospedale romano Santo Spirito, dove era ricoverato. Lo scrittore di Ferito a morte avrebbe compiuto 100 anni a ottobre.
Una delle voci più significative della letteratura italiana del secondo ‘900, Raffaele La Capria era nato a Napoli nel 1922. Dal 1950 risiedeva a Roma, dove si era stabilito dopo essersi laureato in giurisprudenza all’Università degli Studi di Napoli Federico II nel 1947 e dopo aver soggiornato in Francia, Inghilterra e Stati Uniti.
Nel 1961 La Capria ha vinto il Premio Strega con Ferito a morte, ritratto di Napoli e di una generazione seguita con complessi sbalzi temporali lungo l’arco di un decennio.
Collaboratore delle pagine culturali del Corriere della Sera, dal 1990 era condirettore della rivista letteraria Nuovi Argomenti. È stato autore di radiodrammi per la Rai ed è stato anche co-sceneggiatore di molti film di Francesco Rosi, tra i quali il celebre Le mani sulla città (1963) e Uomini contro (1970). Inoltre ha collaborato con Lina Wertmüller alla sceneggiatura del film Ferdinando e Carolina.
Nella sua carriera Raffaele La Capria ha pubblicato oltre venti romanzi. Ha esordito con il romanzo Un giorno d’impazienza nel 1952. La sua ultima fatica, La vita salvata. Conversazioni con Giovanna Stanzione, pubblicato nel 2020.