Quentin Tarantino ha le idee ben chiare sul suo prossimo film. Dopo aver ribadito più volte che avrebbe diretto solo 10 pellicole prima di ritirarsi, chiarisce anche che il suo ultimo film non sarà sulla sua vita (anche se per un attimo ha immaginato Jared Leto nei suoi panni) Nell’ultima apparizione al ReelBlend Podcast, si è parlato di registi che raccontano storie autobiografiche, come nel caso del prossimo film di Steven Spielberg, The Fabelmans. Così il conduttore ha suggerito che forse questo potrebbe essere un punto di vista per il prossimo film del regista, ma Tarantino ha respinto l’idea.
“No, non sono interessato a fare il mio ultimo film su “La storia di Quentin”. Per quanto io sia egocentrico, potrebbe essere un passo troppo lungo! Persino per me! L’ultimo film di Quentin Tarantino ‘La storia finale di Quentin Tarantino’ Con Jared Leto! Non credo che quello sarà il mio ultimo film.”
I nove film precedenti di Quentin Tarantino sono stati tutti lavori che hanno fatto guadagnare al regista di Pulp Fiction numerosi consensi, successo al botteghino e un paio di Oscar. Qualunque cosa abbia in serbo per il suo decimo film sarà sicuramente qualcosa di speciale. E molto probabilmente, se Tarantino intende davvero che questo sia il suo ultimo film, allora probabilmente vuole che sia anche qualcosa di memorabile. Fino ad allora, i fan potranno acquistare Cinema Speculation – il prossimo libro di Quentin Tarantino in uscita a novembre – il saggio d’amore dedicato al cinema anni ’70. Edito in Italia da Harper Collins nel suo libro Tarantino illustra con maestria il decennio cinematografico che più lo ha influenzato come regista. Ecco la sinossi del libro:
“Costruito attorno ad alcuni film chiave del cinema americano degli ani ’70, che vide per la prima volta come giovane spettatore all’epoca, questo libro è tanto intellettualmente rigoroso e approfondito, quanto brioso e coinvolgente. Insieme testo di critica cinematografica, di teoria del film; uno straordinario resoconto e una meravigliosa storia personale. Tutto è inoltre scritto attraverso la personale e inconfondibile voce di Quentin Tarantino e con quella rara prospettiva sul cinema, possibile solo per uno dei più grandi cineasti della settima arte di sempre”