Nel film Oppenheimer, la scena della bomba è senza dubbio una delle più potenti e climatiche. Il regista Christopher Nolan ha spiegato come è stata realizzata (ovviamente senza scendere nei dettagli per non svelare i trucchi del mestiere). Come lui stesso ha dichiarato più volte, non ha fatto ricorso alla computer grafica (CGI), ma si è avvalso di effetti speciali cercando di ricreare effetti microscopici in modo da farli sembrare enormi, ma anche riprendendo vere e proprie esplosioni nella zona desertica del New Mexico.
Quella dell’esplosione della bomba durante il famoso Trinity Test è stata una delle scene attese con più curiosità sia da pubblico che da critica. Una sfida che Nolan ha deciso di affrontare, come abbiamo detto, senza alcun aiuto della CGI. Stando a quanto rilasciato dal responsabile degli effetti visivi Andrew Jackson nel corso di un’intervista al The Hollywood Reporter, l’esplosione è stata ricreata usando benzina, propano, magnesio e polvere di alluminio. Attraverso diversi tipi di telecamere, la scena è stata ripresa e filmata in modo che ogni elemento sembrasse molto più grande rispetto alla realtà. La sequenza finale è stata poi montata sovrapponendo 100 inquadrature grazie a un team di oltre 150 persone. Jackson ha poi affermato che non hanno cercato di ricreare una copia esatta di come sarebbe stata l’esplosione, ma di aver cercato di portare su schermo “una sorta di libera interpretazione artistica dell’idea piuttosto che una rappresentazione accurata della fisica”.
Un lavoro e una sfida sia per Nolan che per la sua troupe, il cui risultato spettacolare non può che dar ragione alla scelta del regista. La scena dell’esplosione è infatti un tripudio visivo e percettivo di maestria registica.
Ricordiamo che tutto il film – di cui abbiamo parlato nella recensione di Oppenheimer – compresa quindi la famosa scena, è stato stato girato su pellicola da 65 mm con cineprese Imax dal direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, seguendo quella che è una precisa scelta artistica della cinematografia di Nolan.