Nikita finisce con Nikita che torna a casa e scopre che il suo volto è divenuto pubblico ed è ricercata per omicidio. Scoperta dal suo ragazzo, i due si lasciano e lei scompare nel nulla facendo perdere le sue tracce all’agenzia dei servizi segreti francesi che l’ha addestrata e ingaggiata.
Nel quarto lungometraggio di Luc Besson con protagonista Jean Reno, il regista francese mette in scena una storia di rivalsa, di sopravvivenza e di libertà. In questo adrenalinico action ci viene narrata la vita della giovane Nikita (Anne Parillaud), una tossicodipendente che viene condannata all’ergastolo dopo aver ucciso un poliziotto. Un’agenzia dei servizi segreti francesi finge la sua morte e la ingaggia per trasformarla in una killer. Il suo contatto è Bob (Tchery Karyo) con il quale ci sarà una forte intesa e interesse, sebbene lei pur di mantenere la sua facciata di donna comune si fidanza con Marco (Jean-Hugues Anglade). In seguito ad alcuni incarichi sempre più difficili, viene mandata a recuperare i documenti da un ambasciatore di una potenza straniera, ma è costretta a portarsi dietro un altro killer che le è stato assegnato, chiamato l’Eliminatore (Jean Reno). Quest’ultimo uccide per sbaglio il bersaglio prima che possano essere recuperati i documenti ed è la stessa Nikita a fingersi ambasciatrice per poterli recuperare. Dopo una rocambolesca fuga e la morte del suo partner, la ragazza torna a casa e viene scoperta da Marco al quale dice addio. Nel finale si vede Bob che raggiunge l’appartamento e trova solo il ragazzo e con lui ripensa ai bei momenti passati con la killer.
Il titolo del film, Nikita, si ispira a una canzone di Elton John e la storia è stata talmente un successo che nel 1997 e nel 2010 sono uscite ben due serie televisive omonime.