Mine, film del 2016, finisce con Mike che toglie il piede dalla mina e questa non esplode. Finalmente riesce a tornare a casa dove ad aspettarlo c’è l’amore della sua vita, Jenny, che credeva di aver perso per sempre, alla quale chiede di sposarlo.
Prima del lieto fine però, Mike (Armie Hammer) è ancora intrappolato con la mina sotto il piede. Grazie a un po’ di ingegno riesce a impossessarsi della radio di Tommy e a comunicare con i suoi superiori. Purtroppo, questi non possono inviare aiuti e gli consigliano di tentare la cosiddetta manovra Shuman per salvarsi, che gli darebbe la possibilità di sopravvivere anche se potrebbe perdere l’uso delle gambe. Sarà il personaggio di Clint Dyer, che interpreta il berbero, a dargli la speranza per provare a trovare una via d’uscita. Mentre il berbero insiste sul fatto che Mike dovrebbe scendere dalla mina, sicuro che se la caverà, Mike non è altrettanto ottimista.
Prima di compiere il gesto finale che porterà poi Mike a salvarsi, il personaggio deve affrontare i demoni del suo passato. Un brutto incidente e delle cure di comodo tramite una medicina allucinogena gli faranno avere delle allucinazioni che alla fine lo porteranno a far pace con se stesso. Alla fine, Mike si rende conto che per fuggire, in un modo o nell’altro, deve togliere il piede dalla mina dalla miniera. Così decide di buttarsi tentando il tutto per tutto. Con grande stupore, lo fa e questa non esplode, poiché sembra che il dispositivo sotto il suo piede non fosse quello che credeva ma è in realtà una lattina.
Mine è un film di guerra thriller psicologico del 2016 scritto e diretto da Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, al loro debutto come registi. Il film ha come protagonista Armie Hammer nei panni di un marine degli Stati Uniti che sta camminando su un campo minato non mappato durante una missione fallita, quando dopo molti passi sente un clic sotto i piedi e cerca di rimanere immobile fino all’arrivo dei soccorsi.