Il regista e sceneggiatore Alex Garland ha rivelato in un’intervista che una delle fonti di ispirazione per il suo discusso Men è stato un anime giapponese in puntate televisive, L’attacco dei giganti. Per quanto possa sembrare strano, anche il mondo dell’animazione orientale ha giocato un ruolo importantissimo nella realizzazione del suo terzo film dietro la macchina da presa con Jessie Buckley e Rory Kinnear, attualmente nelle sale italiane con una distribuzione Vertice 360.

In una lunga intervista a BFI realizzata in occasione della presentazione del film alla Quinzaine des Réalisateus a Cannes, Alex Garland si era sbottonato sulle innumerevoli fonti di ispirazione del suo criptico Men e su come il film sfuggisse a qualsivoglia catalogazione in un genere cinematografico prestabilito. In occasione della presentazione del film al festival francese, il cineasta britannico aveva detto: “Ho scritto per la prima volta una sceneggiatura con questo argomento circa 15 anni fa. È accaduto tra la scrittura di Sunshine [di Danny Boyle] e Non lasciarmi [di Mark Romanek]. L’ho riscritto quattro o cinque volte nel corso degli anni. Riesco a malapena a ricordare, è passato così tanto tempo, ma tutto è iniziato con l’immagine di un uomo verde che spesso si trova nelle chiese e nei nomi dei pub inglesi, o nascosto in frammenti di architettura.”

Sulle infinite fonti di ispirazione cinematografica per il film Garland – di cui abbiamo parlato nella spiegazione del finale di Men – è stato piuttosto esaustivo: “Men in realtà è un film piuttosto vecchio stile per molti versi e c’è stato uno strano contatto con i film con cui ero cresciuto, che si trattasse delle commedie o dei film di Hammer o della divertente psichedelia di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato […] Se qualcuno però mi chiedesse quale etichetta affibbiargli, direi che stiamo parlando di un folk horror, sulle orme di The Wicker Man del 1973. Tutti i folk horror di oggi devono qualcosa a quel film. All’interno del film c’è anche qualcosa di body horror, per questo non posso non citare come esempi di ispirazione La mosca di David Cronenberg e Un lupo mannaro americano a Londra di John Landis.”

E tra le varie fonti che hanno aiutato Garland a realizzare il suo Men c’è anche un insospettabile anime giapponese: “Ad un certo punto una grande fonte di ispirazione è stata la serie animata giapponese L’attacco dei giganti (2013 – in corso) che ho recuperato con mia figlia durante il lockdown. Una belle serie animata che parla di umanità con intelligenza ed acume.”

Men è attualmente nelle sale italiane con una distribuzione curata da Vertice 360.

https://www.youtube.com/watch?v=TPoIhqnCoSA

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Nato il 27 ottobre 1987, Simone Fabriziani è critico cinematografico ed attualmente collaboratore esterno di ScreenWorld.it, CinemaSerieTv.it e IlMeglioDiTutto.it. Nel 2015 ottiene la laurea triennale in Lingue nella Società dell'Informazione, nel 2018 quella in Scienze dell'Informazione, Giornalismo ed Editoria. L'anno successivo consegue un Master di I Livello in Marketing del Cinema, dal 2019 al 2022 è invece Web Content Editor presso l'agenzia web Psycode. Dal 2011 ad oggi è founder e head writer del blog a carattere cinematografico AwardsToday.it. Conduttore ed ospite in varie rubriche live streaming, è voce frequente del programma radiofonico La Settima Ossessione.