Matrix Resurrections finisce con Neo e Trinity che sconfiggono la nuova mente alveare delle macchine, l’Analista, e fuggono dal tetto di un grattacielo grazie alla nuova abilità di Trinity di volare e creare così un mondo migliore in Matrix.
La storia del nuovo capitolo di Matrix ci fa tornare nell’insidiosa simulazione creata dalle macchine. Dopo il finale del precedente film, Neo (Keanu Reeves) e Trinity (Carrie-Anne Moss) vengono salvati dalle IA e una nuova mente alveare prende il controllo del sistema, l’Analista (Neil Patrick Harris). Quest’ultimo si rende conto che l’energia che i soli due protagonisti emanano può potenziare Matrix e dare sostentamento alle macchine, per questo li ricollega e li fa vivere per anni lì, facendo credere a Neo che tutto ciò che è successo fino a quel momento fosse sintomo di una psicosi. Tuttavia viene salvato da Bugs (Jessica Henwick), un’umana ribelle che tenta di salvare l’umanità insieme ad alcune macchine che vogliono la liberazione dell’uomo. Per distruggere l’Analista devono, però, scollegare Trinity dalla simulazione e per questo organizzano un piano per salvarla. Quando Neo ritorna in Matrix scopre che non ha più il pieno controllo delle sue capacità e trova sulla sua strada l’agente Smith (Jonathan Groff), che è stato tenuto prigioniero dall’Analista per 60 anni. Dopo numerose peripezie, Neo e la sua squadra riescono a salvare Trinity e con l’aiuto di Smith sconfiggono l’Analista. Poco prima della conclusione scoprono che, a differenza di Neo, è Trinity ora che riesce a controllare Matrix. Insieme incontrano un Analista sottomesso e gli comunicano che saranno loro ora a modellare la simulazione, migliorandola.
Matrix Resurrections è arrivato nei cinema di tutto il mondo nel 2021, ma non è stato accolto molto bene essendo stato il più grande flop della saga generando perdite per milioni di dollari. Tuttavia la critica l’ha sommariamente premiato come si può notare dall’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes che registra un 63% di giudizi positivi.