Malcolm McDowell vorrebbe vedere meno film in green screen prodotti dalla Marvel e più progetti character driven. L’attore protagonista di Arancia meccanica vorrebbe riportare le lancette indietro per quanto riguarda questo aspetto. Secondo la star, è una vera vergogna che i film costruiti sui personaggi siano stati messi in secondo piano e abbiano lasciato posto ai progetti dominati dai VFX.
Malcolm McDowell vuole riportare indietro le lancette dell’orologio per quanto riguarda il green screen e l’eccesso di effetti CGI a Hollywood. La star di Arancia meccanica ha definito “una vergogna” il fatto che i film incentrati sui personaggi siano caduti in disgrazia in mezzo al regno dei film di supereroi Marvel e DC.
Come riportato da IndieWire, Malcolm McDowell ha dichiarato: “È un peccato che si stiano perdendo i film incentrati sui personaggi. Non voglio vedere film in green screen fino alla nausea. I miei figli li amano e va bene così – c’è spazio per loro, facciamoli! Ma cerchiamo anche di bilanciare un po’ il tutto con qualche contenuto per adulti”. Malcolm McDowell ha continuato direttamente dal Torino Film Festival: “Quello che sta succedendo è che è quasi impossibile realizzare un film indipendente. È sempre stato difficile, certo, ma non è mai stato impossibile. Ma ora, grazie allo streaming… Lo streaming è la destinazione dei film indipendenti!”.
Recentemente, Christian Bale ha definito monotono il lavoro in Thor: Love and Thunder. L’attore ha raccontato: “È la prima volta che lo faccio. Voglio dire, la definizione che più si addice a questa metodologia di lavoro è ‘monotonia’. Ci sono persone brave. Ci sono altri attori che hanno molta più esperienza di me. Riesci a distinguere un giorno dall’altro? No, assolutamente no. Non hai idea di cosa fare”.
Il premio Oscar ha continuato: “Non riuscivo nemmeno a distinguere una scena dall’altra. Continuavano a dire: ‘Sei nella terza fase’. Io non capivo a cosa si riferissero”. Il protagonista di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Benedict Cumberbatch, ha fatto eco a questo sentimento, rivelando la sua difficoltà nel raggiungimento di una profondità emotiva nell’MCU.
“Non è una sorta di palestra di recitazione in cui ci si spoglia di strati di sé per rivelare sempre uno strato di verità”, ha detto l’interprete nel corso di un’intervista con The Talks. “Si lavora per fare un po’ di questo, ma nel cuore della realizzazione di un film enorme come The Avengers, per esempio, può essere difficile ottenere quel momento di emozione assolutamente inchiodato in cinque minuti, perché è quello l’unico momento che si ha a disposizione a causa del marasma che domina il resto dei minuti”.
Benedict Cumberbatch ha aggiunto: “In questo caso, non si tratta di un enorme sviluppo del personaggio, ma di come servire la storia e allo stesso tempo bilanciare l’integrità di una parte ormai molto amata del Marvel Cinematic Universe”.