La Famiglia Bélier è liberamente ispirato alla storia vera della scrittrice Véronique Puolain e in particolare al libro autobiografico che ha scritto, Les mots qu’on ne me dit pas (letteralmente “Le parole che non mi dicono”).
In quest’opera si esplora, con uno stile semplice e fortemente emotivo, la quotidianità dell’autrice percorrendo tutta la sua vita dall’infanzia, passando per l’adolescenza fino alla vita adulta mostrando lo stress che ha dovuto affrontare. Così come anche le gioie e gli affetti, alternando episodi di difficoltà familiare ad altri sprezzanti e divertenti. La particolarità è data dal fatto che entrambi i genitori e lo zio sono sordi e la ragazza ha passato la vita a fare loro da traduttrice, tra medici e commessi nei negozi. Nel 2013 Victoria Bedos scopre il libro di Poulain e, insieme a Stanislas Carré de Malberg, prende la decisione di trasformarlo il prima possibile nella sceneggiatura di una commedia drammatica.
Nasce così il film La Famiglia Bélier che modifica molti aspetti della storia. La protagonista diventa un’adolescente esasperata dalla famiglia in cui tutti i componenti sono sordi che teme di non riuscire a poter vivere la propria vita. Rispetto al libro viene anche aggiunta la passione per il canto e la possibilità da parte della protagonista di intraprendere la carriera di cantante. Tuttavia gli elementi alla base della storia rimangono invariati.
Purtroppo la pellicola viene stroncata dalla critica, in particolare dalla comunità dei sordi che lamentava si fossero presi troppe libertà di finzione rispetto all’autobiografia e che rappresentasse un insulto ai nuclei familiari con disabilità. La Famiglia Bélier è stato anche la base del remake americano Coda – I Segni del cuore che ha vinto l’Oscar a Miglior Film nel 2022.