James Cameron dice che la gente sbaglia a credere che il 3D sia morto. Il regista canadese ha quindi ricordato la reazione del pubblico internazionale all’epoca dell’uscita di Avatar, che rimane il film con il maggior incasso di tutti i tempi, con 2,8 miliardi di dollari registrati al botteghino. In quel caso, il 3D ha rappresentato senza dubbio una caratteristica vincente del film, ripresa da titoli successivi come Alice in Wonderland di Tim Burton, in grado a sua volta di incassare circa 1 miliardo di dollari in tutto il mondo. Sono quindi seguiti innumerevoli film in 3D, tra cui Gravity e Vita di Pi. Ad oggi, però, una versione 3D non rappresenta più una novità e non sembra avere molta influenza sul pubblico, anche se James Cameron confuta l’affermazione che tale formato sia completamente morto.
“Alla maggior parte delle persone sembra che il 3D sia finito. Ma in realtà non è finito. È stato appena accettato“, ha detto James Cameron durante una round table per promuovere l’imminente riedizione di Avatar, che anticipa di pochi mesi il rilascio dell’attesissimo sequel, Avatar – La forma dell’acqua. Il regista ha quindi aggiunto: “Semplicemente adesso fa parte delle tue opzioni di scelta quando vai in sala a vedere un grande film di successo. Lo paragono al colore. Quando i film a colori sono usciti per la prima volta, è stato un grosso evento. La gente andava a vedere i film perché erano a colori. Penso che all’epoca di Avatar le persone andassero a vedere i film perché erano in 3D. Penso che abbia avuto un impatto sul modo in cui i film venivano presentati che ora è semplicemente accettato e fa parte dello spirito del tempo“.
Come ha notato James Cameron, i film in 3D sono stati ampiamente accolti dalla critica e dal pubblico per un periodo di tempo negli anni 2010. Il regista ha dichiarato: “Avatar ha vinto la migliore fotografia con una fotocamera digitale 3D. Nessuna fotocamera digitale aveva mai vinto l’Oscar per la miglior cinematografia prima di allora. Poi, nei tre anni successivi, le stesse cineprese furono utilizzate da cineasti che vinsero l’Oscar. Quindi ci sono stati anni in cui l’Academy ha abbracciato la cinematografia digitale. E tutti e tre quei film vincitori erano in 3D“.
A questo punto non rimane che scoprire se James Cameron riuscirà a ravvivare l’interesse del pubblico per il cinema in 3D con il prossimo sequel di Avatar. L’appuntamento è per il 14 dicembre con Avatar – La via dell’acqua.