James Cameron ha parlato dei progetti rifiutati per via del franchise di Avatar e ha dichiarato di essere fortemente dispiaciuto relativamente a tutto ciò che non ha potuto realizzare. Con Avatar 3 già in post-produzione e alcune parti di Avatar 4 già realizzate, il celebre regista di Titanic è impegnato nella promozione di Avatar: La via dell’acqua.
Come riportato da Deadline, in un incontro con alcuni colleghi registi per la rivista Empire, è stato chiesto a James Cameron se si sentisse in colpa per non essere riuscito a raccontare tutte le storie che avrebbe voluto a causa del periodo di tempo trascorso con la lavorazione del franchise di Avatar.
James Cameron ha risposto di avere due idee al riguardo: “La prima è che il mondo di Avatar è così vasto che è possibile raccontare la maggior parte delle storie che avrei voluto raccontare al suo interno e provare molte delle tecniche stilistiche che spero di esplorare. In secondo luogo, sì… Il nostro tempo come artisti è limitato. Piangerò sempre alcune delle storie che non riuscirò a realizzare”.
Nonostante ciò, James Cameron ha dichiarato di trovare “grande soddisfazione quando altri registi vogliono esplorare alcune delle mie idee, come ha fatto Kathryn Bigelow con Strange Days e Robert Rodriguez quando gli ho passato il testimone in Alita. Non vedo l’ora di avere altre collaborazioni in futuro con registi che ammiro”.
Annunciato nel 2003, Alita è stato infine affidato a Robert Rodriguez dopo anni di ritardi, mentre James Cameron lavorava ad Avatar. Il regista è rimasto come produttore e il film è uscito nel 2019. Nel frattempo, l’ultimo film realizzato dall’autore di Aliens (ne abbiamo parlato nella nostra recensione di Avatar: La via dell’acqua) ha appena superato il miliardo di dollari al box-office globale.