Ben prima della trilogia di Sam Raimi, James Cameron aveva messo gli occhi sul fumetto di Spider-Man con l’intenzione di farne un film. “Il mio film più grandioso mai realizzato” come lo ha definito il regista in una recente intervista.
Cameron ha tentato invano di realizzare Spider-Man negli anni compresi tra Terminator 2: Il giorno del giudizio e Titanic. Parlando con ScreenCrush, il regista ha rivelato che la sua visione sul fumetto era assai diversa da quella di Sam Raimi, poi scelta.
“La prima cosa a cui devi pensare è che non è Spider-Man”, ha detto Cameron. “Si chiama Spider-Man, ma non è Spider-Man. È Spider-Kid. È Spider-High-School-Kid. È un po’ nerd, nessuno lo nota ed è socialmente impopolare”.
Nella visione di James Cameron, i poteri del supereroe sono “una grande metafora per quel serbatoio di potenziale non sfruttato che le persone hanno e che non riconoscono in se stesse. Nella mia mente era una metafora per la pubertà e tutti i cambiamenti nel tuo corpo, le tue ansie e aspettative sulla società, le relazioni con il genere da cui sei attratto”.
“I supereroi mi sono sempre sembrati fantasiosi, volevo fare qualcosa di grintoso, che fosse più simile a ‘Terminator’ e ‘Aliens’, in modo che il pubblico credesse subito a quella realtà” ha proseguito il regista. “Quindi sei in un mondo reale, non sei in qualche mitica Gotham City, non ci sono Superman e il Daily Planet e tutto quel genere di cose, dove tutto è metaforico e fiabesco. Volevo che il pubblico capisse subito: è New York. Nevica. Un ragazzo viene morso da un ragno. Si trasforma in questo tizio con i poteri e ha questa fantasia di essere Spider-Man, crea un costume terribile, poi deve migliorarlo e il suo grosso problema è il dannato vestito. Cose così. Volevo radicarlo nella realtà e radicarlo nell’esperienza umana universale. Penso che sarebbe stato un film divertente da realizzare”.
A fermare il progetto di James Cameron sono stati i diritti di Spider-Man. A un certo punto i diritti cinematografici del supereroe sono stati messi all’asta, ma il regista non è riuscito a convincere la Fox ad acquisirli.
“All’improvviso erano liberi”, ricorda Cameron. “Ho cercato di convincere la Fox a comprarli, ma a quanto pare Sony aveva un attaccamento molto discutibile ai diritti e l’ex presidente della Fox Peter Chernin non aveva intenzione di battersi, non voleva intraprendere una battaglia legale. Io gli ho detto ‘Stai scherzando? Questa cosa potrebbe valere, non so, un miliardo di dollari!’ 10 miliardi di dollari dopo…”