Il Fabbricante di Lacrime, proposto da Netflix lo scorso 4 aprile, non solo ha conquistato velocemente il proprio spazio in classifica, ma ora ne detiene il primo posto da ben due settimane.
La pellicola è tratta dal romanzo fantasy-romance-dark di Erin Doom, scrittrice italiana del mistero che ha reso il libro un best seller nel 2022. Il film è stato diretto da Alessandro Genovesi ed è stato girato con un budget di soli 6,5 milioni di euro. I suoi prodottori sono Alessandro Usai e Iginio Straffi (il creatore delle Winx, le sei fatine adolescenti più famose degli ultimi tempi).
Ambientato in una cittadina del Minnesota, racconta la storia di due ragazzi che vivono nell’orfanotrofio Grave, dove aleggia la presenza del Fabbricante di Lacrime, un omino colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce degli uomini. La leggenda racconta che vive in un mondo dove nessuno riesce più a piangere e che è in grado di realizzare lacrime a chiunque chieda il suo aiuto. A 17 anni, finalmente, Nica viene adottata da una famiglia che è pronta a darle tutto l’amore di cui ha bisogno.
Insieme a lei viene adottato anche Rigel, un ragazzo inquieto e misterioso, nonché l’ultima persona che Nica vorrebbe come fratello. Lei è ingenua e innocente, lui è intelligente, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare. Per i due però la convivenza sembra impossibile, ma gentilezza e rabbia altro non sono che modi differenti di combattere il dolore e saranno destinati a diventare l’una per l’altro proprio quel Fabbricante di Lacrime della leggenda e finiranno per innamorarsi.
Nica e Rigel sono interpretati da Caterina Ferioli (alla sua prima esprienza) e Simone Baldasseroni, rapper e modello conosciuto con lo pseudonimo di Biondo. Straffi, in un comunicato, dichiara: “Innanzitutto vorrei ringraziare i vertici di Netflix che ancora una volta hanno creduto in una storia, nata dalla creatività italiana, in grado di appassionare davvero un pubblico internazionale. Questo successo, che segue altri che avevamo già ottenuto sullo stesso servizio di streaming, è un segnale importante per tutto il cinema italiano e una testimonianza del talento e della bravura di chi lavora in questo settore nel nostro Paese“.
La storia sembrerebbe non raccontare nulla di nuovo, anzi, è la classica trama dei teen drama con tutti gli annessi e connessi. Però piace ed il mix è perfetto: un orfanotrofio, drammi adolescenziali, abusi, violenze e il bad boy che deve essere salvato dalla ragazza amorevole che scalfisce la dura corazza che lui stesso si è creato. Un film che insegna a piangere e porta a comprendere che non c’è niente di male nel crollare e sfogarsi. Chissà se a breve si inizierà a parlare di sequel.