Il Diavolo Veste Prada trae la sua ispirazione dal libro omonimo di Lauren Weisberger che in passato ha lavorato per un anno come assistente personale di Anna Wintour: quindi il personaggio Andrea Sachs è ispirato alla scrittrice, mentre Miranda Priestley è a sua volta ispirata alla celebre direttrice di Vogue USA. Ma sono tanti i segreti nascosti dietro i comprimari del film.
Anna Wintour è, quindi, a tutti gli effetti la principale fonte di ispirazione per il personaggio della famigerata e spietata Miranda Priestley, prima romanzato e poi reso al cinema da Meryl Streep. Non sappiamo quanto la finzione abbia esasperato la realtà, ma la direttrice di Vogue USA è conosciuta per la sua intransigenza e il suo carattere ferreo. Inoltre avrebbe imposto a tutti gli stilisti più importanti a livello internazionale di non partecipare in alcun modo alla produzione del film o non li avrebbe più sponsorizzati e promossi sulla sua rivista. Forse un pizzico di verità nella rappresentazione di Miranda c’è in fin dei conti, anche se il look di Miranda è molto diverso da quello di Anna: la Priestley infatti ha una chioma argento, mentre Wintour, altrettanto elegante, è celebre per il suo caschetto di capelli castani e per il vezzo di portare sempre occhiali scuri, in qualsiasi occasione pubblica.
La protagonista del film, Andrea Sachs (Anne Hathaway) si basa del tutto sulla scrittrice del libro, Lauren Weisberger, anche se alcuni suoi ex colleghi avrebbero riportato la notizia che nella versione cartacea si sia data un carattere più interessante e simpatico di quanto fosse nella realtà.
Invece Emily Blunt interpreta Emily Charton, amica e confidente di Andrea e sua collega con la quale formerà un’alleanza. Per realizzare il suo carattere la maggiore ispirazione è stata proprio quella di Plum Sykes, pseudonimo di Victoria Rowland, che dal 1997 è stata assistente personale proprio della Wintour.
Il Diavolo Veste Prada è un film del 2006 tratto dall’omonimo romanzo e in grado di generare un grande successo al punto che più volte si è parlato di un sequel, considerando che ne è effettivamente uscita una versione stampata dal titolo La Vendetta Veste Prada. La Wintour ha comunque visto il film in anteprima a Parigi e sembra che non le sia affatto dispiaciuto.