Gremlins è un film comedy horror, ambientato in una tipica città americana nel periodo natalizio, che mescola commedia e fantasia. Nel 2014 è stato inserito da Il Sole 24 Ore in una lista dei film di Natale più belli, definendolo uno dei migliori degli anni 1980. La visione è consigliata a un pubblico di piccoli? No, Gremlins non è un film adatto ai bambini. Il sistema di classificazione utilizzato per definire l’età degli spettatori lo classifica infatti un PG13. È quindi consigliato a partire dai 13 anni con la supervisione di un genitore (include violenza, tematiche adulte, scene spaventose e linguaggio volgare).
Cosa lo fa credere un film adatto ai bambini? Sicuramente il tono giocoso della narrazione. Molti momenti sono comici, con scene assurde e con Gremlins che si comportano in modo buffo. Gizmo è dolce, adorabile, ha grandi occhi espressivi e un aspetto davvero coccoloso. Per non parlare dell’aspetto magico. È un personaggio misterioso e speciale, così raro da avere bisogno protezione. Questo lo rende affascinante agli occhi dei bambini, stimolando la loro immaginazione.
Gli aspetti negativi sono molti, a partire dalle decisioni prese dai protagonisti. Chi prenderebbe in custodia un animale di cui nessuno conosce l’esistenza e che deve essere curato evitando 3 cose molto specifiche? Ogni volta che qualcuno dovrebbe fare qualcosa di utile, fa la cosa più stupida. Comportamenti sbagliati sono all’ordine del giorno: si alternano poliziotti ubriachi alla guida che guardano le persone morire a signore anziane che spiegano nei dettagli come uccidere un cane.
Tante le scene spaventose: dal modo in cui nascono i Gremlins a quella in cui se ne vede uno nascosto tra i peluches pronto ad uccidere. Di forte impatto il momento in cui una creatura viene infilata nel frullatore mentre un’altra viene fatta esplodere nel microonde. Per non parlare dell’iconica scena del bar, l’incubo di ogni genitore: un mix di spogliarelli, gioco d’azzardo, birra e sigari a volontà e atti di vandalismo puro.
La pellicola racchiude tematiche forti, come quelle della morte, e una morale non comprensibile a tutti. Viene raccontata, per esempio, la volta in cui la protagonista (da bambina) scopre che suo padre si è rotto l’osso del collo calandosi in un camino nei panni di Babbo Natale. Oppure quando si sottolinea il fatto che a Natale ci sono persone che si aprono i polsi al posto di aprire regali.
Messaggi come ad ogni azione corrisponde una reazione o il fatto di rimanere dalla parte dei buoni (mentre gli altri scelgono la via del caos), sono percettibili solo da bambini che hanno raggiunto una certa maturità. Il film rimane comunque un’ottima alternativa ai classici del periodo. I bambini un pò più grandi si possono avvicinare al genere accompagnati da un adulto e appassionarsi (forse) ad uno dei film cult degli anni ‘80.