La conquista del Box Office mondiale da parte di Godzilla Minus One rende il pensiero di un sequel quasi doveroso ed il regista Takashi Yamazaki, che inizialmente sembrava non aver mai pensato a questa ipotesi, ora sembrerebbe essersi quasi convito a voler proseguire.

Yamazaki in un’intervista con Empire Magazine, pur non essendo il sequel un qualcosa di ancora ufficiale, afferma che sarebbe “molto curiosodi conoscere il futuro di Shikishima e Noriko: “Mi piacerebbe sicuramente vedere come potrebbe uscire un eventuale sequel. So che la guerra di Shikishima sembra finita (e abbiamo raggiunto una sorta di stato di pace e calma) ma forse si tratta proprio della famosa calma prima della tempesta, ed ai personaggi non è stato ancora concesso il perdono“.

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Scena di Godzilla Minus One, fonte: Nexo Digital

E se una tempesta sta per arrivare. . . cosa potrebbe mai essere? Dato il lignaggio dei mostri Toho è molto probabile che emergano altre creature iconiche (o comunque è ciò che ci aspettiamo). “Non so se qualcuno sia mai riuscito a tirar fuori un tono più serio quando si mescolano il kaiju-contro-kaiju ed il dramma umano, e questa sfida è ciò che vorrei portare avanti con un nuovo episodio“. Dato che Minus One si concentra chiaramente sulla sua storia umana, per il regista sarebbe essenziale mantenere l’equilibrio tra gli orrori e le storie dei personaggi.

Yamazaki continua dicendo che: “Quando si fanno film con battaglie di kaiju, penso che sia molto facile puntare i riflettori e la macchina da presa solo su tale rappresentazione, staccandosi dalla componente drammatica umana. In un sequel dovrò assicurarmi che il dramma umano e qualsiasi cosa stia accadendo tra kaiju ed esseri umani abbia un significato, e che entrambi siano in grado di influenzarsi a vicenda in termini di sviluppo della trama“.

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Una scena di Godzilla: Minus One, finte: Nexo Digital

Staremo quindi a vedere se l’ipotetico eventuale sequel saprà eguagliare o quantomeno competere con il primo film che viene definito uno degli più strabilianti successi degli ultimi tempi, venendo commercializzato nelle sale solo per sei giorni, ma ottenendo una proroga proprio grazie all’interesse che ha generato nel pubblico.

Per chi non lo conoscesse ancora, Godzilla: Minus One è ambientato nel Giappone del dopoguerra, un paese che si trova a dover fronteggiate una nuova e potente minaccia quando viene attaccato da Godzilla, l’enorme mostro marino risvegliato dalle sofferenze umane della guerra. Una versione precedente del film originale, in cui il significato del titolo nasconde più di quanto si creda.

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poster di Godzilla Minus One, fonte: Nexo Digital

In parallelo la storia di Kōichi Shikishima (Ryunosuke Kamiki), un pilota kamikaze che abbandona da codardo la sua missione per paura di morire. Un ragazzo che incontra per primo Godzilla e che sopravvive al suo attacco. Un ragazzo che, venuto a conoscenza della morte dei suoi genitori, viene assalito dai sensi di colpa e non riesce a capacitarsi del fatto che sia uno dei pochi che continua a sopravvivere.

Ma poi ecco la svolta e l’inizio di una battaglia che deve essere portata avanti a tutti i costi. Una battaglia non solo contro Godzilla ma anche e (soprattutto) una battaglia interiore, forse la più difficile tra le due. Ed ora non ci resta che attendere nuovi sviluppi sul potenziale sequel nel quale, si vocifera, saranno presenti nuovi Kaiju.

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Nata e cresciuta nella provincia di Bergamo nel 1987 sono una ragazza che non si è mai lasciata spaventare dalle novità e colgo sempre le occasioni al volo perché le cose ahimè non capitano una seconda volta. Potrei definirmi una persona nella media, ho una bellissima famiglia, un lavoro che mi piace, pratico sport e tendo a gestire la mia vita quasi in modo “maniacale” dove tutto deve essere perfetto e fatto secondo certi criteri. Ed ecco quindi che arriva il bisogno di dover evadere da una realtà che a volte sta un po’ stretta. Ho sempre avuto, fin da piccola, la sensazione di non “appartenere” a questo mondo e l’unico modo per evadere era leggere, guardare film, serie tv e immergermi nei videogiochi. Il mio genere preferito non a caso è il fantasy ma amo comunque tanti altri generi. Ho aperto da poco una pagina Instagram proprio per condividere la mia passione, sperando di essere d’ispirazione per chi a volte rimane mezz’ora a scorrere Netflix o annessi senza sapere cosa guardare. Una pagina dove finalmente posso dire la mia su ciò che più mi piace e dove ci si scambiano idee e opinioni.