Le dita a forma di hot dog e il butt plug di Everything Everywhere all at Once sono stati messi all’asta da A24. Gli appassionati potranno fare offerte per oggetti originali utilizzati sul set del film dei Daniels, tra cui, ma non solo, il procione imbalsamato chiamato Raccacoonie, il trofeo di Auditor dell’anno di Deirdre Beaubeirdree (che, sì, funge anche da butt plug), la tuta di Elvis di Jobu Tupaki e le pietre del Rockverse.
Come riportato da Variety, le offerte online per l’asta di A24 iniziano il 23 febbraio e si chiudono il 2 marzo. Tutti i proventi saranno devoluti a uno dei tre enti di beneficenza – Laundry Workers Center, Transgender Law Center e Asian Mental Health Project – scelti dai registi Daniel Kwan e Daniel Scheinert.
Il progetto dei Daniels (di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Everything Everywhere all at Once) è stato presentato in anteprima al SXSW del 2022 ed è diventato un successo di critica e commerciale, arrivando a generare 100 milioni di dollari a livello globale e trasformandosi nel titolo A24 con il maggior incasso di tutti i tempi. Il film è interpretato da Michelle Yeoh nei panni della proprietaria di una lavanderia a gettoni in difficoltà che, mentre viene sottoposta a un controllo da parte del fisco, scopre di dover entrare in contatto con le versioni di sé stessa in alcuni universi paralleli per evitare una distruzione catastrofica. Everything Everywhere all at Once ha ottenuto 11 nomination agli Oscar, più di qualsiasi altro film nominato quest’anno.
Il Laundry Workers Center si propone di migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle persone impiegate nelle lavanderie, nei magazzini e nei servizi di ristorazione, combattendo abusi come la negligenza dei proprietari, le condizioni di lavoro pericolose e lo sfruttamento. Il Transgender Law Center è la più grande organizzazione nazionale guidata da trans e cerca di mettere in contatto le persone transgender e le loro famiglie con i servizi legali, nonché di migliorare l’accettazione e l’applicazione delle leggi. La missione dell’Asian Mental Health Project è quella di educare e responsabilizzare le comunità panasiatiche nella ricerca di cure mentali. Fondato nel 2019 da Carrie Zhang, l’ente lavora per de-stigmatizzare i temi della salute mentale e delle questioni sociali critiche e per fornire risorse tangibili.