Elvis sta per arrivare sul grande schermo e I Maneskin ci invitano ad andare al cinema per vedere il film diretto da Baz Luhrmann. Il biopic, dedicato alla vita di Elvis Presley,  uscirà il 22 giugno in Italia. Il gruppo romano ha partecipato alla colonna sonora del lungometraggio con la cover di If I can dream.  Il video è stato pubblicato sull’account social della Warner Bros. Italia.

I Maneskin, come dice Damiano David “hanno avuto la fortuna di partecipare alla colonna sonora di Elvis”, un film che il gruppo definisce “meraviglioso” e “da non perdere”. I vincitori di Sanremo 2021 nella pellicola hanno cantato una cover di If I can dream il pezzo scritto da Walter Earl Brown che viene ricordato perché, per la prima volta, il cantante affrontò temi sociali con riferimenti a Martin Luther King e al suo discorso sull’eguaglianza razziale.

La band di Damiano, Victoria, Ethan e Thomas domani rilascerà il video ufficiale della canzone, come hanno anticipato oggi sull’account Twitter del gruppo.

 

Nel film diretto da Baz Luhrmann, Austin Butler veste i panni di Elvis Presley, Nel cast troviamo Tom Hanks come il colonnello Tom Parker,Helen Thomson nei panni della madre di Elvis, Gladys, Richard Roxburgh (Moulin Rouge!) in quelli del padre di Elvis, Vernon, mentre Olivia DeJonge interpreta Priscilla. Luke Bracey interpreta Jerry Schilling; Natasha Bassett interpreta Dixie Locke; David Wenham è Hank Snow; Kelvin Harrison Jr. interpreta B.B. King; Xavier Samuel interpreta Scotty Moore, e Kodi Smit-McPhee interpreta Jimmie Rodgers Snow.

Completano il cast Dacre Montgomery (Stranger Things) nei panni del regista televisivo Steve Binder, al fianco degli attori australiani Leon Ford nei panni di Tom Diskin, Kate Mulvany (Il grande Gatsby) in quelli di Marion Keisker; Gareth Davies come Bones Howe, Charles Grounds come Billy Smith, Josh McConville è Sam Phillips, e Adam Dunn nei panni di Bill Black.

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In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.