È stata la mano di Dio ha ricevuto una candidatura agli Oscar 2022 nella categoria per il miglior film straniero. Il film di Paolo Sorrentino, incentrato sull’adolescenza del regista napoletano, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, nel corso di questa award season, tra cui anche una candidatura ai Golden Globes.
Il 27 marzo 2022 È stata la mano di Dio dovrà vedersela con gli altri film candidati nella categoria per il miglior film straniero, ovvero Drive my Car, Flee, Lunana: a Yak in the Classroom e La persona peggiore del mondo. Sorrentino ha già vinto un Oscar con La grande bellezza, nel 2014, ma ci auguriamo che possa conquistare la sua seconda statuetta e regalare all’Italia un altro riconoscimento prestigioso in un periodo in cui il nostro paese sembra davvero favoritissimo, sia sul fronte sportivo che quello dell’intrattenimento.
Oggi Paolo Sorrentino ha commentato la candidatura con entusiasmo: “Sono felicissimo di questa nomination. Per me è già una grande vittoria. E un motivo di commozione, perché è un riconoscimento prestigioso ai temi del film, che sono le cose in cui credo: l’ironia, la libertà, la tolleranza, il dolore, la spensieratezza, la volontà, il futuro, Napoli e mia madre.”
“Per arrivare fin qui, c’è stato bisogno di un enorme lavoro di squadra. Dunque, devo ringraziare Netflix, Fremantle, The Apartment, gli attori straordinari e una troupe indimenticabile. E poi i miei figli e mia moglie, che mi amano nel più bello dei modi: senza mai prendermi sul serio.”
Pochi giorni fa, in un’intervista a Variety, Paolo Sorrentino, a proposito del film inserito nella shortlist dei possibili candidati al miglior film straniero, aveva detto che “è un grande onore e una grande responsabilità rappresentare ancora una volta il mio Paese” – e a proposito di una possibile seconda candidatura, il regista aveva aggiunto “mi renderebbe felice perché vorrebbe dire che la prima volta non è stata solo un colpo di fortuna”.
A proposito del tour promozionale di È stata la mano di Dio negli USA, Sorrentino aveva spiegato che il film è stato accolto bene: “Incuriosisce, emoziona e soprattutto la gente ride, quando lo vede, e questo era il mio obiettivo principale”. Nei giorni scorsi anche Robert De Niro aveva lodato È stata la mano di Dio, per estendere il suo discorso a Napoli, al cinema di Sorrentino e ai paragoni con altri registi come Scorsese.
È stata la mano di Dio, attualmente in streaming su Netflix, si evolve attorno ad un episodio doloroso realmente accaduto a Sorrentino per raccontare l’adolescenza del regista, la Napoli dei primi anni ’80, i personaggi sopra le righe che facevano parte della sua cerchia di amici, parenti e vicini di casa. In alcune interviste Paolo Sorrentino ha spiegato cosa c’è di vero in È stata la mano di Dio, e quali aspetti e personaggi invece sono di finzione.