Ogni star del cinema ha dovuto iniziare da qualche parte. La maggior parte dei grandi nomi di Hollywood prima di realizzare un film di “Serie A” ha mosso i primi passi con pellicole low-budget partecipando a ruoli secondari se non terziari. Daniel Craig fa parte di questa folta categoria ed afferma abbastanza francamente di aver fatto un paio di film piuttosto brutti. Talmente brutti da aver ideato un metodo per impedire alla gente di vederli; il metodo consisteva nel recarsi nei vari Blockbuster e nascondere i suddetti film, in luoghi strategici del negozio.

In passato, prima dell’avvento dello streaming le persone dovevano recarsi nei negozi che noleggiavano film per vedere qualcosa. Blockbuster Video e altri negozi di questo tipo avevano librerie enormi, che includevano non solo le ultime uscite più importanti, ma anche molti film di cui probabilmente non si era mai sentito parlare. Daniel Craig ha recentemente raccontato a Collider che pensava che un paio dei suoi primi film fossero così brutti che quando ne trovava delle copie sugli scaffali decideva di nasconderli in posti ben nascosti, lontano dalla vista dei clienti. A tal proposito ha spiegato:

Avevo questa abitudine, ai tempi in cui Blockbusters era ancora attivo, di andare da Blockbusters e se lo vedevo sullo scaffale lo prendevo e lo buttavo sotto il bancone. So che non avrebbe fatto una grande differenza, ma pensavo che se almeno una persona non avesse visto il film, sarebbe stata una buona cosa“.

Craig ha rifiutato di nominare i film specifici a cui si riferiva, ma va detto che l’elenco delle possibilità è significativo. Blockbuster ha dichiarato bancarotta e iniziato il suo vero declino verso l’oscurità solo dopo che Daniel Craig era diventato James Bond in Casino Royale, quindi tecnicamente ogni film realizzato prima di allora è un potenziale “concorrente”. E ci sono diversi film che probabilmente non avete mai visto e che all’epoca erano sugli scaffali di Blockbuster.

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Nato ad Alessandria nel 1991, Andrea Venuti è un critico e saggista cinematografico nonché professore di Storia dell'arte. Attualmente collabora, in qualità di redattore, con tutte le realtà editoriali legate a Digital Dreams S.r.l (da ScreenWorld a CinemaSerieTv). Nel 2019 ha conseguito la laurea magistrale in Cinema e Media (110 e Lode) ed attualmente sta per ultimare un master di I livello in Discipline Artistiche. Dal 2014 ha iniziato a scrivere di cinema (specializzandosi in cinema asiatico) per diverse testate web e cartacee (FilmTv.it, Hong Kong Express, Movieplayer, Everyeye, Cina in Italia). Nel 2021 ha poi pubblicato per Profondo Rosso il saggio: John Woo e il crime movie di Hong Kong. Sempre nel 2021 è stato invitato, in qualità di ospite, al prestigioso Far East Film Festival di Udine (il festival cinematografico asiatico più importante d'Europa).