A Venezia 2022 arriva Chiara, il film di Susanna Nicchiarelli che rievoca la figura di Santa Chiara, qui interpretata da Margherita Mazzucco. La regista, in conferenza stampa, ha parlato anche delle lingue parlate (e cantate) nel film e anche della musica, che nella pellicola è molto importante.
“Con l’aiuto di una professoressa, abbiamo ricostruito un italiano francescano di allora, è generalmente comprensibile, abbiamo messo i sottotitoli nelle scene in cui potevano esserci problemi” – ha spiegato Nicchiarelli, la quale ha spiegato anche che Francesco, il personaggio interpretato da Andrea Carpenzano “Si chiamava così perché appassionato di francese, per questo le musiche scelte per balli e canti nel film, vengono da un manoscritto di Montpellier, sono canzoni laiche e d’amore del tempo. Ad esempio Chansonette la canta proprio Andrea.”
Nicchiarelli ci ha tenuto a sottolineare che pur non essendo un musical, Chiara è un film che guarda come modello a Jesus Christ Superstar: “Era importante che ci fossero anche la danza e il canto, perché volevo celebrare la gioia e la religiosità vitale.”
Chiara è stato girato soprattutto nel centro Italia, con location divise tra Assisi, San Pietro e San Giusto a Tuscania, Umbria, Bevagna e i boschi laziali.
Per Marta Donzelli di Vivo Film “Chiara è stata una bella sfida, con Susanna Nicchiarelli condividiamo un percorso. Questa è una trilogia involontaria (dopo Nico e Miss Marx) ma ci è sembrato interessante che una regista come lei tornasse indietro nel tempo e arrivasse al medioevo per arrivare a raccontare lo stesso tema: la complessità delle donne nella storia di essere ciò che volevano.”