Chiara, il nuovo film di Susanna Nicchiarelli, ha finalmente un teaser trailer, che è stato diffuso oggi. Il film esplorerà la vita di Santa Chiara d’Assissi e sarà presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2022. A vestire i panni della Santa sarà Margherita Mazzucco, nel suo primo film per il cinema dopo aver interpretato Elenca Greco nella serie tv di successo L’amica geniale. Il teaser trailer è stato condiviso sui canali social ufficiali della Biennale di Venezia.
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“Assisi 1211, Chiara ha diciotto anni e una notte scappa di casa per raggiungere il suo amico Francesco: da quel momento la sua vita cambia per sempre. La storia di una santa, la storia di una ragazza e del suo sogno di libertà“, recita la sinossi ufficiale. Nel cast, assieme a Margherita Mazzucco, Andrea Carpenzano, Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani, Flaminia Mancin, Valentino Campitelli, Paolo Briguglia e con la partecipazione di Luigi Lo Cascio.
Torna la direttrice della fotografia Crystel Fournier, che aveva già lavorato con la Nicchiarelli per Miss Marx, il montatore Stefano Cravero (Nico, 1988), la scenografa Ludovica Ferrario (Volevo nascondermi) e il costumista Massimo Cantini Parrini (Favolacce).
Chiara è prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa (Vivo film), Joseph Rouschop (Tarantula), Rai Cinema, con il sostegno di Eurimages, Regione Lazio e Wallimage.
La regista Susanna Nicchiarelli ha raccontato: “La storia di Chiara e Francesco è entusiasmante. Riscoprire la dimensione politica, oltre che spirituale, della “radicalità” delle loro vite – la povertà; la scelta di condurre un’esistenza sempre dalla parte degli ultimi, ai margini di una società ingiusta; il sogno di una vita di comunità senza gerarchie e meccanismi di potere – significa riflettere sull’impatto che il francescanesimo ha avuto sul pensiero laico, interrogandosi con rispetto sul mistero della trascendenza. La vita di Chiara, meno conosciuta di quella di Francesco, ci restituisce l’energia del rinnovamento. E anche l’entusiasmo contagioso della gioventù, ma anche la drammaticità che qualunque rivoluzione degna di questo nome porta con sé“.