Durante la conferenza stampa a Cannes di Die, My Love, Jennifer Lawrence ha parlato con estrema franchezza di come il film sia stato per lei un’esperienza emotivamente sconvolgente. Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Ariana Harwicz, segue la discesa psicotica di una giovane madre che lotta con la depressione post-partum, mentre la sua vita coniugale si sgretola tra isolamento, frustrazione e crescente instabilità mentale. Ambientato nei paesaggi selvaggi del Montana, il film vede Lawrence nel ruolo di Grace, accompagnata da un marito passivo e confuso interpretato da Robert Pattinson, e da una suocera in lutto, impersonata da Sissy Spacek.
Lawrence ha raccontato che girare il film incinta di cinque mesi ha amplificato ogni emozione, ogni fatica, ogni paura. Il mestiere dell’attore, ha spiegato, si basa sull’emozione, e la maternità l’ha resa più vicina al suo vero io. Il risultato è una performance viscerale, dove rabbia e dolore si mescolano con naturalezza disturbante.
“Avere figli cambia tutto. È brutale e incredibile allo stesso tempo. Non sapevo che potessi sentire così tanto. Mi sentivo quasi come una vescica scoperta, ipersensibile”. – Jennifer Lawrence

In una delle scene più emblematiche, girata il primo giorno di riprese, Grace e il marito hanno un rapporto sessuale animalesco sul pavimento della cucina, una scelta registica decisa da Ramsay per impostare da subito il tono emotivo e fisico della narrazione. Lawrence ha spiegato che per una madre è difficile distinguere i propri istinti da quelli del personaggio: “È stato straziante. Ero appena diventata madre e… non c’è davvero niente come il post-partum. È estremamente isolante. Quando non hai una comunità, ti senti come un alieno”.
Pattinson ha aggiunto che anche per lui, diventato padre da poco, il ruolo ha avuto un impatto emotivo imprevisto. Ha descritto il suo personaggio come un uomo privo degli strumenti per affrontare la situazione, incapace di comprendere la trasformazione della moglie e aggrappato a un’illusione di normalità. “Non è uno di quelli che guarda i video su TikTok su come essere un buon padre. È solo un uomo confuso”.
In un’epoca in cui parlare apertamente della salute mentale post-partum è ancora un tabù, Die, My Love, e la vulnerabilità condivisa da Jennifer Lawrence, rappresentano un passo coraggioso verso una narrazione più autentica e necessaria.
