Durante la conferenza stampa del film Fuori, di Mario Martone, a Cannes 2025, Elodie è tornata sotto i riflettori internazionali per parlare della sua esperienza sul set e di una scena che sta già facendo scalpore. Un’opera che ha ricevuto una standing ovation di sette minuti e che ha profondamente segnato l’artista romana.

Dichiarazione

“È stata un’esperienza sconvolgente. Non mi sono ancora ripresa dall’impatto che ha avuto sulla mia vita. Martone ha saputo farmi vivere appieno ciò che stavamo raccontando”. – Elodie

Ha evidenziato come il regista e la sceneggiatrice Ippolita Di Maio abbiano costruito un contesto che ha permesso al cast di andare oltre la recitazione, sviluppando relazioni umane profonde. Matilda De Angelis ha parlato di un “codice segreto“, il linguaggio delle donne, che rappresenta il cuore del film.

Una scena del film Fuori
Una scena del film Fuori, fonte: Rai Cinema

Molto discusso è stato anche il momento più intimo e simbolico del film, la scena della doccia tra le tre protagoniste. Elodie ha affrontato il tema con naturalezza e onestà: “Ho sempre avuto un’educazione libera nell’esprimere il corpo, a casa potevamo girare nudi, senza malizia. Quella è una doccia tra amiche“. La scena, definita “forte e potente”, è stata per lei un momento di connessione autentica con le altre attrici, più che un’esibizione.

Elodie ha anche ricordato come da ragazza, vivendo vicino a Primavalle, abbia avuto amiche finite in carcere, esperienze che l’hanno aiutata a calarsi con sincerità nel ruolo. Del suo personaggio ha sottolineato “la non consapevolezza, l’apprensione, la dolcezza profonda“, e l’essere finita in carcere “quasi per caso, per un amore che lei chiama da favola”.

Oltre alla forza del ruolo, Elodie ha condiviso il fascino e l’ammirazione provati per Valeria Golino, che interpreta Goliarda Sapienza: “L’ho guardata tanto prima di parlarle. Ero imbarazzata. Amo i suoi occhi magnetici, le sue mani, la sua fisicità. Ha una seduttività ancestrale. È una donna compiuta“. Un legame nato sul set e che, come ha dichiarato anche Golino, è stato fatto di confronto, riconoscimento e complicità.

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Nato il 19 Dicembre 1992, ha capito subito che il cinema era la sua strada. Dopo essersi laureato in filosofia all'università di Palermo e aver seguito esami, laboratori e corsi sulla critica, la storia del cinema e la scrittura creativa, si è focalizzato sulle sue più grandi passioni: scrivere e la settima arte. Ha scritto per L'occhio del cineasta ed è stato redattore per Cinesblog fino alla sua chiusura. Ora si occupa di news e articoli per ScreenWorld.it, per CinemaSerieTv.it e CultWeb.it