In questi giorni è stato presentato in anteprima al festival del cinema di Cannes l’ultima impresa dello stravagante regista David Cronenberg, The Shrouds, riscontrando successi e critiche miste. Per questo motivo ha voluto spiegare le motivazioni dietro alcune scelte narrative all’interno del suo film.
Durante la conferenza stampa il regista ha avuto modo di dire che inizialmente il progetto doveva essere una serie tv prodotta e distribuita da Netflix, composta da molte parti e una struttura molto complessa. Sarebbe stata una produzione molto avvincente e ambiziosa, al pari di altre da budget elevatissimi.
Purtroppo per lui, la compagnia di streaming non gli ha approvato la serie, ma lui non si è perso d’animo e ha deciso che non poteva lasciar morire un tale progetto che lui reputava molto valido. Per questo motivo ha trasformato una storia lunga e complessa in un film.
Ha avuto modo di dire a riguardo che: “Hanno detto – e questa è una cosa molto hollywoodiana da dire – ‘Non è quello di cui ci siamo innamorati nella stanza. Più tardi, ho sentito che quello di cui si erano innamorati nella stanza ero io, il che è stato molto lusinghiero, ma non della sceneggiatura. Sentivo comunque che non potevo lasciarlo morire, volevo vedere se avrei potuto trasformarlo in un film. Avrebbe dovuto essere una serie, ma non doveva esserlo per forza”.