Secondo quanto riferito da CBR, Michael Keaton sarebbe stato pagato ben 2 milioni di dollari per il suo cameo in Batgirl, film poi cancellato dalla Warner Bros. L’attore statunitense sarebbe quindi stato sul set appena una settimana per realizzare il suo contributo all’opera diretta da Adil El Arbi e Bilall Fallah, interpretato da Leslie Grace, J. K. Simmons e Brendan Fraser.
Una fonte ha dichiarato che la paga esorbitante di Michael Keaton per il suo cameo aveva un comunque senso, spiegando che, come attore, “Se vuoi essere pagato, devi indossare un mantello“. Tuttavia, Batgirl è stato archiviato nell’agosto 2022, per i giudizi negativi ricevuti da coloro che avevano assistito ad alcune proiezioni di prova. Tuttavia, gli addetti ai lavori hanno insistito sul fatto che la cancellazione sia avvenuta a causa del desiderio dello studio di alzare l’asticella per quanto riguarda la lista dei film DC, e che quindi non aveva nulla a che fare con la qualità del film o l’impegno dei registi.
Alcuni hanno teorizzato che la Warner Bros. stesse semplicemente cercando di evitare il pagamento di determinate tasse. In effetti, un recente rapporto ha affermato che la decisione è stata “vista internamente come il modo finanziariamente più sano per recuperare i costi“. La cancellazione del film, che era già stato girato e che si stima fosse costato tra i 70 e i 90 milioni di dollari, è stata una mossa senza precedenti a Hollywood.
Non tutti sono in disaccordo con la scelta di cancellare Batgirl. Jason Blum, CEO di Blumhouse Productions, ha affermato che, sebbene sia stato “sorpreso” dalla cancellazione del film, ha capito la decisione della Warner Bros. Ha infatti dichiarato: “C’è una nuova gestione, quindi vogliono un nuovo inizio e marchiare DC in un certo modo“, ha spiegato. Dopo la cancellazione, la Warner Bros. ha spiegato che la decisione “riflette il cambiamento strategico della nostra leadership in relazione all’universo DC e alla HBO Max“. Inoltre, anche lo stesso Michael Keaton è apparso piuttosto neutrale sulla questione, dando alla società Warner Bros. Discovery il beneficio del dubbio. “Penso che sia stata una decisione puramente commerciale“, ha detto l’attore, aggiungendo: “Presumo che fosse un film buono. Non lo so davvero“.