James Cameron ha recentemente dichiarato di aver girato Avatar La via dell’acqua contemporaneamente al terzo e al quarto capitolo, di prossima uscita, per evitare quello che ha definito “l’effetto Stranger Things“, coniando una nuova espressione per descrivere l’inevitabile crescita degli attori bambini in progetti pluriennali.

Trinity Jo-Li Bliss aveva circa 7 anni quando è stata scritturata per il ruolo di Tuk nel sequel e ora ne ha 13, mentre il diciottenne Jack Champion, che interpreta Spider, ne aveva 12 e “cresceva come un’erbaccia“, ricorda Cameron. Per questo motivo, il secondo e il terzo film, così come il primo atto del quarto, dovevano essere realizzati in un’unica produzione.

Altrimenti, si ottiene – e io amo Stranger Things – ma si ottiene l’effetto Stranger Things in cui dovrebbero essere ancora al liceo [ma] sembrano avere 27 anni”, dice Cameron. “Sai, amo la serie. Va bene, sospendiamo l’incredulità. Ci piacciono i personaggi, ma, insomma a tutto c’è un limite“.

Ad ogni modo, Sam Worthington e Zoe Saldaña riprendono i loro ruoli di Jake Sully e Neytiri nel sequel di Avatar, e ora -nel film- sono genitori di quattro bambini che devono lottare per proteggere la loro casa quando una minaccia familiare ritorna a bussare alla loro porta. Anche se girare tre film contemporaneamente sembra scoraggiante, Saldaña dice che è stata un’impresa degna di nota.

Abbiamo fatto delle prove di lettura, abbiamo discusso a lungo su dove eravamo, abbiamo definito i punti che distinguevano il 2 dal 3″, dice Saldaña. “Quindi, dal mio punto di vista, non mi sono mai sentita a disagio o altro, ma questo ha a che fare con la quantità di tempo che ci siamo presi per prepararci“.

Jim ti rende parte dell’intero processo e ti ascolta“, aggiunge Saldaña. “Ogni esigenza che avete, lui presta grande attenzione ai dettagli e cerca di fare del suo meglio per accogliere e incorporare i vostri suggerimenti“.

Condividi.

Nato ad Alessandria nel 1991, Andrea Venuti è un critico e saggista cinematografico nonché professore di Storia dell'arte. Attualmente collabora, in qualità di redattore, con tutte le realtà editoriali legate a Digital Dreams S.r.l (da ScreenWorld a CinemaSerieTv). Nel 2019 ha conseguito la laurea magistrale in Cinema e Media (110 e Lode) ed attualmente sta per ultimare un master di I livello in Discipline Artistiche. Dal 2014 ha iniziato a scrivere di cinema (specializzandosi in cinema asiatico) per diverse testate web e cartacee (FilmTv.it, Hong Kong Express, Movieplayer, Everyeye, Cina in Italia). Nel 2021 ha poi pubblicato per Profondo Rosso il saggio: John Woo e il crime movie di Hong Kong. Sempre nel 2021 è stato invitato, in qualità di ospite, al prestigioso Far East Film Festival di Udine (il festival cinematografico asiatico più importante d'Europa).