Anche i non-morti possono morire, a quanto pare. Lo sa bene Zack Snyder, che ha visto la “silenziosa” cancellazione, da parte di Netflix, della saga sugli zombie Army of the Dead, che porta la sua firma. La notizia è arrivata direttamente da lui e da sua moglie e co-produttrice, Deborah, invece di un annuncio ufficiale da parte di Netflix, quindi sembra che lo streamer stesse cercando di far passare inosservata la fine del franchise, obiettivo che, prima dell’annuncio della coppia, pareva essere stato raggiunto.
Il film più recente della serie, Army of Thieves, è uscito nel 2021 e i progetti futuri, che Snyder stesso aveva definito “molto ambiziosi“, sono rimasti incompiuti. Lo step successivo sarebbe stato la serie spin-off animata Army of the Dead: Lost Vegas (la cui uscita era prevista per la primavera del 2022), descritta come un prequel che avrebbe fornito delle informazioni di base su alcuni membri del cast principale del prodotto originale, come l’inizio dell’epidemia di zombie. Il primo capitolo si sarebbe inserito nello stesso universo dell’altra saga targata Snyder, Rebel Moon. Il regista ha spiegato che il virus zombie in Army of the Dead sarebbe arrivato dal pianeta natale di un personaggio presente anche in Rebel Moon, il che avrebbe aperto la porta a un crossover tra i due mondi.
Accantonati gli sviluppi sui nuovi prodotti, c’è la possibilità che alcuni elementi sopravvivano nella serie originale. Sebbene ci sia un collegamento tra le storie, pare che il nuovo progetto abbia contribuito alla cancellazione del primo. Né Netflix, né Snyder hanno ancora fornito una ragione definitiva per la battuta d’arresto, e la serie di partenza potrebbe non averci nulla a che fare. È possibile che il cineasta semplicemente non avesse più tempo per Army of the Dead, dato il suo piano di realizzare, in totale, sei film di Rebel Moon, uno dei suoi più grandi e appassionanti progetti, il che si risolverebbe in una mera questione di priorità. Può darsi anche il caso che Netflix abbia “staccato la spina” ad Army of the Dead dopo la poco entusiastica accoglienza di Rebel Moon, dato che le prime due parti erano tra i film di Snyder con il punteggio più basso su Rotten Tomatoes.
La situazione potrebbe aver minato la fiducia di Netflix in Snyder e, invece di cancellare un franchise che era appena iniziato e stava ancora ottenendo milioni di visualizzazioni, ha preferito rimuovere il meno attuale. Army of the Dead ha già quattro anni e sarebbe stato molto più difficile creare entusiasmo per questo, piuttosto che per una nuovo capitolo di Rebel Moon, indipendentemente dall’accoglienza della critica. Un’altra motivazione potrebbe essere lo scarso gradimento del secondo lungometraggio rispetto al primo, per cui la piattaforma avrebbe semplicemente evitato un fallimento annunciato.
Dato che la seconda parte della saga non è stata girata da Snyder, Netflix avrebbe plausibilmente ritenuto il regista più prezioso e popolare rispetto al franchise. La spiegazione più concreta sta in una combinazione di più fattori. Gli obiettivi personali di Snyder per la sua carriera, la sua passione per Rebel Moon e gli interessi commerciali del colosso dello streaming sono stati verosimilmente sufficienti a porre fine ad Army of the Dead prima che potesse trasformarsi in una saga a tutti gli effetti. Come serie autonoma sembra, quindi, essere conclusa, ma potrebbe comunque sopravvivere in qualche modo attraverso i piani futuri del regista.