Il secondo film di Animali Fantastici, intitolato Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald, inizia ad intrecciarsi sempre di più con la saga di Harry Potter, infatti viene svelato il rapporto tra Silente e Grindelwald. Si tratta dello stesso legame che portò alle prime speculazioni sull’inferiorità dei babbani (persone senza poteri magici), poi presa in considerazione anche da Lord Voldemort, e al periodo più buio della vita del futuro Preside di Hogwarts. Sono tutti punti che Harry comprende per la prima volta nell’ultimo film della saga I doni della morte.
Ma gli intrecci delle due saghe non finiscono qui. Avevamo parlato di altri collegamenti con il primo capitolo della nuova trilogia, ma in questa seconda pellicola della saga di Animali Fantastici si inizia a descrivere il mondo magico che tutti conosciamo, svolgendo un ruolo di ponte tra le due storie (quella di Harry Potter e quella di Animali fantastici).
Il cognome Lestrange appare per la prima volta nel quinto film di Harry Potter, quando Bellatrix rivela la sua vera identità. Tuttavia, nel secondo capitolo di Animali Fantastici incontriamo Leta, la vera proprietaria del cognome Lestrange (visto che Bellatrix l’ha preso tramite matrimonio) che è la ragazza del fratello del protagonista Newt Scamander.
Lo Specchio delle Emarb è apparso nella prima pellicola della saga di Harry Potter come uno degli specchi più interessanti e importanti che possiamo vedere poiché riflette i desideri più intimi della persona che vi si guarda. Nel secondo film di Animali Fantastici lo specchio magico appare di nuovo, ma questa volta rivelando il grande desiderio di Silente cioè quello di essere felice senza dover più combattere Grindelwald.
Il famosissimo alchimista Nicolas Flamel viene citato nel primo capitolo di Harry Potter, visto che è il creatore della pietra filosofale, un oggetto magico con poteri che garantiscono l’immortalità. Questo personaggio appare nel secondo film di Animali Fantastici come alleato del protagonista Newt Scamander, in cui combattono insieme contro il mago oscuro Grindelwald.
I mollicci appaiono nella terza pellicola della saga di Harry Potter come creature che assumono la forma della più grande paura dell’uomo e che possono essere sconfitti immaginando situazioni buffe (l’incantesimo che si usa contro i mollicci è “Ridiculus”). Nel secondo capitolo di Animali Fantastici, questa creatura appare per pochissimo tempo in un flashback di una lezione di Difesa contro le Arti Oscure tenuta da Silente.