Il cast di Adagio, nuovo film di Stefano Sollima, sarà guidato da Pierfrancesco Favino e Toni Servillo. Il regista italiano dirigerà anche Valerio Mastandrea e Adriano Giannini nell’opera che lui stesso dichiara essere la “chiusura” della sua trilogia sulla criminalità a Roma. Le riprese del film hanno avuto inizio questa settimana proprio nella capitale, dove Sollima ha in precedenza girato la serie di Romanzo Criminale ed il film Suburra.
Stefano Sollima è noto ad Hollywood soprattutto per Soldado (Sicario: Day of the Soldado), Senza Rimorso e la serie Gomorra. Il regista italiano è adesso tornato dietro la macchina da presa per dirigere un thriller contemporaneo ambientato a Roma e intitolato Adagio. Dirigendo un cast stellare, Sollima punta a fare nuovamente luce sulle ombre della criminalità che da tempo attanaglia la città eterna, tema da lui già affrontato in passato.
“Sono pieno di entusiasmo e desideroso di tornare finalmente a rappresentare la mia città dopo tutti questi anni. Roma è cambiata, e anche io“, ha detto Sollima in una dichiarazione per Variety. Ha continuato descrivendo Adagio come una storia oscura di vendetta e redenzione, che sarà l’ultimo capitolo della sua “trilogia criminale romana”, costituita da Romanzo Criminale – La serie ed il film Suburra, che è stato successivamente trasformato in una serie TV per Netflix.
La storia e la sceneggiatura alla base di Adagio sono state co-scritte da Stefano Sollima insieme a Stefano Bises (Gomorra, ZeroZeroZero). Il film è prodotto da Lorenzo Mieli, tramite la sua compagnia The Apartment, che fa parte di Fremantle, dallo stesso Stefano Sollima tramite la sua AlterEgo ed anche da Vision Distribution, che distribuirà il film in Italia e lo venderà anche all’estero. “Per Vision è motivo di grande orgoglio produrre insieme a The Apartment e AlterEgo per distribuire in Italia e nel mondo il nuovo film di Stefano Sollima“, ha affermato in una nota il CEO di Vision, Massimiliano Orfei, il quale ha elogiato Sollima definendolo come uno “tra i maggiori talenti internazionali del nostro settore“.
Lorenzo Mieli ha dichiarato : “Ho sempre ammirato il modo in cui il suo cinema riesce ad entrare nelle profondità oscure della realtà criminale e sociale del nostro Paese (e non solo). Quando Sollima mi ha proposto quest’ultimo atto della sua trilogia su Roma, l’ho trovato non solo un bel film, ma anche, ora più che mai, un’opera importante e necessaria“.