A un metro da te non è tratto da una storia vera, ma si è avvalso della consulenza di diverse persone che hanno avuto a che fare con la malattia raccontata nel film, come il documentarista Justin Baldoni e Claire Wineland, una ragazza affetta dalla fibrosi cistica. Gli eventi che vengono narrati all’interno della trama sono inventati totalmente, ma le sensazioni e le emozioni provate dai protagonisti sono quanto più veritiere possibili. Infatti la storia ha una genesi particolare.

Si può dire che è iniziato tutto quando Tobias Iaconis e Mikki Daughtry hanno scritto la sceneggiatura di un’opera che fosse incentrata sulla fibrosi cistica e l’hanno venduta a CBS Films. Il progetto viene assegnato a Justin Baldoni, regista alle prime armi con i lungometraggi fiction, ma esperto nell’ambito della malattia. Questo perché aveva diretto un documentario dal titolo My Last Days che voleva esplorare proprio queste particolari situazioni. Durante la lavorazione di A un metro da te viene contattata Claire Wineland, una influencer e youtuber, in modo che potesse fare da consulente e aiutare a delineare le dinamiche tra i personaggi nel modo più realistico possibile. La ragazza era, infatti, affetta proprio da fibrosi cistica e ha dato un grande contributo alla costruzione del rapporto tra i protagonisti della pellicola. Purtroppo non ha potuto vedere ultimato il lavoro essendo deceduta poco dopo la fine delle riprese. A lei è dedicato il film.

Sebbene vari membri della comunità di medici e pazienti abbia criticato alcuni aspetti della storia, A un metro da te ha riscosso un considerevole successo. Poco prima dell’uscita nelle sale ne è stato tratto un romanzo dalla scrittrice Rachel Lippincott.

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Nato il 19 Dicembre 1992, ha capito subito che il cinema era la sua strada. Dopo essersi laureato in filosofia all'università di Palermo e aver seguito esami, laboratori e corsi sulla critica, la storia del cinema e la scrittura creativa, si è focalizzato sulle sue più grandi passioni: scrivere e la settima arte. Ha scritto per L'occhio del cineasta ed è stato redattore per Cinesblog fino alla sua chiusura. Ora si occupa di news e articoli per ScreenWorld.it, per CinemaSerieTv.it e CultWeb.it