Top Gun Maverick è stato un film come pochi negli ultimi anni. Un successo commerciale impareggiabile e un action duro e puro che è riuscito a ricevere la nomination come Miglior Film agli Oscar, il che non è da tutti dato che il genere viene solitamente snobbato in queste occasioni. Chiaramente, dopo tutto questo strabordante successo, e sapendo che Tom Cruise non è un attore normale, i fan sono diventati famelici di fun fact e qualcosa di interessante e curioso sul lungometraggio. Ce ne sarebbe da dire, talmente tante da farci un film a sé, ma abbiamo selezionato alcune delle particolarità più succose e accattivanti. Perciò ecco quelle che sono le 5 curiosità che (forse) non conoscevate su Top Gun: Maverick.
L’allenamento imposto da Tom Cruise
Una delle cose più interessanti (e folli) che riguardano il sequel di Top Gun riguarda l’allenamento che i vari protagonisti hanno dovuto affrontare. Tutto gestito proprio da Tom Cruise. Le scene sui velivoli dovevano sembrare reali, quindi dovevano esserlo. Bastava salire su un aereo militare supersonico e pilotarlo, no? Ma bisognava addestrarsi a dovere prima di poterlo fare. Perciò ogni interprete ha fatto tre mesi di training di addestramento militare in cui, tra le altre cose, dovevano imparare a sopravvivere sott’acqua nel caso in cui il mezzo fosse caduto. Quindi sessioni dentro delle vasche in cui si era legati, capovolti a testa in giù, ci si doveva liberare e nuotare fuori.
A scuola di regia in aria
L’allenamento fisico era un conto, poi era necessario saper pilotare un vero aereo. Per questo motivo ognuno di loro ha iniziato con un monomotore, per sviluppare il senso dello spazio con un mezzo così diverso dalla normalità. In seguito su un L-39 per volo acrobatico per passare finalmente agli F/A-18 Super Hornet che vediamo nel film per il volo supersonico e la pressione estrema della gravità. Ovviamente non erano mai da soli, ma accompagnati da piloti reali che prendevano il controllo del mezzo in caso di necessità. Tuttavia hanno dovuto imparare anche qualcos’altro. Perché in volo l’illuminazione è variabile e diversa che a terra e le camere venivano fissate e non si poteva prevedere dove sarebbe stato il sole. Perciò ogni interprete ha studiato fotografia e regia per capire in che posizione mettere il velivolo per ottenere la ripresa migliore.
Tom è una cura per le fobie
Sappiamo tutti che Tom Cruise è una personalità forte e decisa, che riesce a trascinare con sé chiunque per fargli fare l’impossibile. Anche combattere le proprie paure più profonde. Come è successo a Jennifer Connelly che aveva il terrore di volare, ma doveva girare le scene sull’aereo. In realtà inizialmente non erano previste, ma a Tom venne l’idea e volle metterla in pratica. Tuttavia non sapeva niente della sua fobia e quando si sono ritrovati nell’abitacolo e ha iniziato a fare dei volteggi molto leggeri ed eleganti, lei ha trovato fantastica l’esperienza.
Tuttavia non è l’unica a essere stata “curata” dal nostro caro Tom. Infatti, uno dei vari personaggi secondari non sapeva nuotare a causa di una forte fobia, ma a differenza della Connelly era presente sul suo contratto che ci sarebbe stato un addestramento di sopravvivenza in acqua. Tuttavia quando ha saputo che avrebbe lavorato con Cruise ha deciso di combattere la paura. Tom può tutto, anche curare le fobie altrui.
La voce di Val Kilmer
Uno dei problemi principali legati alla produzione del sequel riguarda l’ingaggio di Val Kilmer per il ruolo di Iceman. Il personaggio doveva tornare, ma l’attore non può più parlare a causa di un tumore alla gola che gli è stato diagnosticato gli anni precedenti e che ha visto uno dei più grandi attori degli anni ’80 e ’90 sparire dalle scene. Tuttavia Kilmer è stato ugualmente contattato ed è stato subito entusiasta di essere nel sequel. La scena in cui il suo personaggio e quello di Cruise si rivedono è stata un tuffo nei ricordi e quest’ultimo si è commosso durante le riprese. Però Iceman parla a un certo punto, quindi come hanno fatto? Hanno usato gli effetti visivi per muovere la bocca dell’attore in post produzione e poi hanno usato delle vecchie registrazioni della sua voce per le battute.
Top Gun in Giappone
Top Gun: Maverick è stato un tale fenomeno di massa che alla sua uscita in Giappone è diventato un manga, o almeno qualcosa di molto vicino. Sulla rivista Shonen Jump, famosa per la pubblicazione mensile dei capitoli dei fumetti più importanti sul suolo nipponico e mondiale come One Piece, è stato pubblicato un numero contenente una singola tavola che ritrae Tom Cruise in versione comics giapponese, ma è solo un’illustrazione. Quindi non sembra sia mai uscita una storia vera e propria in formato cartaceo, tuttavia immaginiamo che quel volume di Shonen Jump ora deve valere un bel gruzzolo.