Finalmente, a distanza di 17 anni dal capitolo precedente, ecco che Danny Boyle e Alex Garland tornano a collaborare di nuovo insieme per realizzare il terzo capitolo di 28 Giorni Dopo, l’horror da loro scritto e diretto nel 2002.
Dopo aver scatenato nel 2002 un’epidemia di zombie in 28 Giorni Dopo, Danny Boyle e Alex Garland hanno deciso di riunire ancora le forze per realizzare il sequel, capitolo conclusivo della loro trilogia ma che ne dia inizio a un’altra, del horror che ha generato già un seguito nel 2007 intitolato 28 settimane dopo con gli stessi Boyle e Garland coinvolti in qualità di produttori esecutivi. I fan erano in attesa di aggiornamenti, ma il progetto era ormai in development hell, ovvero quando una produzione richiede troppi anni per lo sviluppo e c’è il grosso rischio che non esca mai.
Il nuovo progetto, come riportato in esclusiva da The Hollywood Reporter, dovrebbe essere presentato questa settimana agli acquirenti e ovviamente la speranza è quella che venga lanciata una nuova trilogia, con Boyle dietro la macchina da presa del primo capitolo e Garland alla sceneggiatura di tutti e tre i lungometraggi. Ogni pellicola avrebbe un budget di circa 75 milioni di dollari, il che è ottimo considerando che i primi due capitoli erano delle produzioni indipendenti. Tra i potenziali titoli sembra si vociferi 28 mesi dopo e 28 anni dopo.
Per quanto riguarda 28 giorni dopo, la trama del film vedeva Cillian Murphy, vincitore del Golden Globes 2023 come miglior protagonista per Oppenheimer di Christopher Nolan, nei panni di un uomo che risvegliatosi dal coma causato da un incidente in bicicletta, si ritrova in un Inghilterra post apocalittica desolata e oramai al collasso, devastata da un virus che ha trasformato le sue vittime in assassini furiosi. L’uomo vaga solo e confuso, e incontra il sopravvissuto interpretato da Naomie Harris e un maniacale maggiore dell’esercito dal volto di Christopher Eccleston.
Il film si è rivelato un sorprendente successo, rivitalizzando il genere horror sugli zombie e aprendo la strada per circa un decennio e mezzo a film e show sul tema e diventando fonte d’ispirazione per il fumetto, e la successiva serie tv, di The Walking Dead. Il progetto di Boyle e Garland ha ridefinito la figura dello zombie venendo rimodellati da semplici morti viventi mangiatori di cervelli a forze feroci della natura. Al centro della scena anche la pandemia e la fragilità strutturale della società di fronte a questo tipo di scenari, tematiche queste che hanno avuto una forte risonanza nel mondo post 11 settembre.
Lungometraggi quali World War Z, Zombieland, The Walking Dead, il remake di Dawn of the Dead e Army of the Dead entrambi di Zack Snyder, hanno tutti seguito il percorso di 28 giorni dopo. Film che inoltre ha contribuito a lanciare le carriere di Boyle, il quale ha poi diretto The Millionaire e 127 Hours, e di Murphy che pochi anni dopo avrebbe realizzato il suo primo film con Nolan, ovvero Batman Begins.