La casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati è diventato una piccola testimonianza del tragico terremoto in Friuli, del 6 maggio del 1976. Come potete vedere nel video qui sopra, in una scena del film – scritto dai fratelli Avati con Maurizio Costanzo e Gianni Cavina – si vedono alcuni frame dove un tremolio attira l’attenzione.
Il film è stato girato nella provincia di Bologna dove i danni del terremoto non sono stati altrettanto devastanti come in Friuli, ma dove la scossa si è sentita. La sequenza è quella dove l’attore Lino Capolicchio esce dall’inquadratura su una moto, e subito dopo la sua uscita di campo si vede per pochi frame la scossa di un terremoto che durò in realtà molto di più.
Il sisma fu di magnitudo 6.5 della scala Richter e portò purtroppo a 990 vittime, solo nel nostro paese, con 45mila persone che rimasero senza casa. La scossa colpì anche gli stati dell’Austria e di quella che all’epoca si chiamava ancora Jugoslavia. In Italia la zona più colpita fu a nord di Udine con epicentro a Monte San Simeone anche se poi ci furono degli studi che provarono a sovvertire quest’ultimo dato spostandolo in una zona tra Gemona del Friuli e Venzone. Furono quattro le scosse successive che si verificarono con intensità simili nello stesso luogo: due l’11 settembre e due il 15.
Il caso del film La casa dalle finestre che ridono è più unico che raro visto che il terremoto del Friuli fu testimoniato in video solo dal lavoro di Pupi Avati e dalla registrazione di un telegiornale all’interno di uno studio.