Manca un mese e qualche ora alla vigilia di Ognissanti ma quest’anno le sorelle Sanderson hanno deciso di non aspettare che una creatura vergine accendesse la candela dalla fiamma nera. Da oggi su Disney+ è disponibile Hocus Pocus 2, sequel del film anni ’90, ormai un classico da rivedere ogni anno nel periodo di Halloween. Bette Midler, Kathy Najimy e Sarah Jessica Parker sono tornate a vestire i panni delle tre fattucchiere di Salem in un nuovo capitolo diretto da Anne Fletcher.
Le tre sorelle si sono date appuntamento a ventinove anni di distanza dagli eventi del primo film, e questa volta saranno tre studentesse delle scuole superiori a dover fronteggiare le megere e cacciarle (si spera) per sempre.
Quale occasione migliore dell’uscita di Hocus Pocus 2 per selezionare i 20 migliori film sulle streghe che il cinema ha proposto nella sua ultracentenaria storia? Abbiamo scelto titoli che si occupano di stregoneria o che semplicemente includono nella propria narrazione il personaggio di una strega, che dalla cultura pagana si è resa protagonista sul grande schermo in svariati generi e declinazioni.
1. La stregoneria attraverso i secoli (1922)
Il film più citato del regista danese Benjamin Christensen, La stregoneria attraverso i secoli, è un documentario che si avventura nella narrazione della pratica attraverso i simboli che hanno contribuito a diffonderne il mito nel corso delle varie epoche storiche.
Un’opera affascinante e ambiziosa, che alterna frangenti canonici a passaggi narrativi legati a diversi episodi di stregoneria.
Non mancano riflessioni articolate sulla figura femminile e sequenze crude e spiazzanti. Un’opera che cattura lo sguardo dello spettatore, a cui non risparmia nulla, avvolgendolo in un sortilegio che apre a mille riflessioni al termine della visione.
2. Il mago di Oz (1939)
Punta di diamante del catalogo MGM, Il mago di Oz è un circo colorato con Judy Garland in grande spolvero nonostante il periodo difficile trascorso proprio sul set del film. Tratto dalle opere di L. Frank Baum, il film racconta le vicissitudini della giovane Dorothy (Garland), la cui casa in Kansas viene trascinata da un tornado in un luogo sconosciuto insieme al suo fido cagnolino Toto, uccidendo la terribile Strega crudele dell’Est per la gioia dei Mastichini, piccoli abitanti di quel territorio. Tuttavia, Dorothy deve fronteggiare la sorella gemella della fattucchiera che ha accidentalmente sconfitto, la Strega crudele dell’Ovest, decisa a impossessarsi delle sue scarpette rosse.
Interpretata da Margaret Hamilton, la Strega crudele dell’Ovest è un’orrida megera dalla pelle verde, disposta a tutto pur di ottenere da Dorothy quanto desiderato. Il look della strega de Il mago di Oz, più cartoonesco che spaventoso, è quello iconico delle fattucchiere, con tanto di costume e cappello neri come la pece. Il film lanciò la celebre Over the Rainbow, che verrà utilizzata in decine e decine di altri lungometraggi nel corso degli anni.
3. Ho sposato una strega (1942)
Ventidue anni prima che il pubblico televisivo si appassioni alle bizzarre vicende della serie Vita da strega, il regista francese René Clair propone una spassosa commedia che mescola il fantasy e la stregoneria con i toni più canzonatori della brillante rom-com. La strega in questione è bionda e sensuale, una femme fatale che proviene direttamente dal noir, Veronica Lake.
In seguito all’incipit che nel diciassettesimo secolo mostra una strega destinata al rogo maledire l’uomo che l’ha condannata prima di morire, la narrazione salta sino al 1942, quando la strega si reincarna in una donna dell’epoca per vendicarsi del discendente del suo aguzzino (Fredric March). A mettersi in mezzo sarà Cupido, che decide di far innamorare i due rivali.
Splendido esempio di commedia americana che alla confezione impeccabile accompagna una sceneggiatura solida e vivace, Ho sposato una strega non perde un briciolo di credibilità nelle sue declinazioni soprannaturali.
4. Il giardino delle streghe (1944)
Scordatevi la presenza di streghe con cappello e scopa. Il giardino delle streghe è un film che dalla stregoneria è pervaso ma con uno sguardo differente a tutto quello che il cinema aveva proposto sino a quel momento. Seguito del celebre Il bacio della pantera, e co-diretto da un giovane Robert Wise – che sarà regista qualche anno dopo di West Side Story – Il giardino delle streghe è uno splendido racconto sull’inquietudine fanciullesca. La protagonista è la piccola e introversa Amy (Ann Carter), una bimba a cui una misteriosa anziana attrice regala nel suo giardino un anello magico, grazie al quale può esaudire il desiderio di avere finalmente un’amica. Le paure dell’infanzia vengono raccontate attraverso lo sguardo di Amy, che cerca conforto nella magia.
La strega è l’anziana attrice che mostra l’anello a Amy e le permette di fare amicizia con Irena, nonostante i dubbi del padre Ollie (Kent Smith) sulla salute mentale della figlia. Un racconto delicato che mescola dramma, fantasy e horror con mirabile equilibrio.
5. Biancaneve e i sette nani (1937)
Chi non ha messo le mani davanti agli occhi da bambino (anche da adulti, perché no) nel vedere la sequenza di Biancaneve e i sette nani in cui l’invidiosa regina Grimilde si trasforma nell’orrida strega, pronta a tutto pur di eliminare Biancaneve e tornare ad essere ‘la più bella del reame’? Biancaneve e i sette nani è il primo capolavoro dell’epopea disneyana, nel quale l’ossessione per la bellezza convince la nemesi della protagonista a rinunciarvi momentaneamente pur di raggiungere il proprio obiettivo e soddisfare la propria bramosia.
Il look iconico della strega è impresso nella memoria di generazioni di piccoli spettatori, terrorizzati dalla metamorfosi estetica di Grimilde, accompagnata dalla voce demoniaca che proviene dalle pieghe di un mantello nero come il male. Un’opera di rara bellezza e una strega indimenticabile.
6. La bella addormentata nel bosco (1959)
Se la strega di Biancaneve e i sette nani è la più terrificante tra le streghe Disney, quella di La bella addormentata nel bosco è probabilmente la più affascinante. Il potere di Malefica attrae e respinge, un’ambiguità accentuata dal tratto spigoloso dell’animazione del film, uno dei più oscuri tra i Classici disneyani e forse proprio per questo accolto con maggior freddezza dal pubblico all’uscita in sala.
Malefica è una strega snella, dal volto emaciato arricchito da un paio di corna nero corvino, la voce sinuosa e un mantello che ne accentua la magrezza e i suoi armoniosi movimenti. Uno dei migliori villain mai partoriti dal genio creativo disneyano, pronto a trasformarsi in un possente drago per affrontare il principe Filippo nel più classico dei duelli letterari che contrappone la spada di un guerriero al fuoco di un mostro.
7. La spada nella roccia (1963)
La longeva storia dei Classici Disney propone diverse varianti del personaggio della strega e in La spada nella roccia inserisce la sua versione più scanzonata e ironica ma non per questo terrificante.
Maga Magò è la perfetta nemesi di Merlino, colei che al contrario del barbuto collega utilizza la magia per scopi subdoli e malvagi. Intrappola il povero Semola in versione uccellino nella sua casa attirando le ire del mago. Il duello a colpi di ‘bravura di magia’ tra strega e stregone è uno dei più spassosi mai visti al cinema.
Il look di Maga Magò riflette perfettamente il carattere della fattucchiera, con capelli arruffati, naso a patata e mento pronunciato, con una gonna vistosa che sembra ricavata da un ombrello. Nonostante il suo animo malvagio, Maga Magò è una delle streghe cinematografiche maggiormente adorate dagli spettatori.
8. Pomi d’ottone e manici di scopa (1971)
Robert Stevenson cerca di replicare il successo di Mary Poppins, da lui diretto proprio qualche anno prima, ma il progetto che la Disney gli affida è un gradino sotto all’opera tratta dal libro di P.L. Travers. Pomi d’ottone e manici di scopa tuttavia assolve pienamente la sua funzione di perfetto intrattenimento disneyano. Tutti gli ingredienti sono dosati alla perfezione, tra live action e animazione, con sequenze indimenticabili come Portobello Road e la partita di calcio tra animali più stramba che si sia mai vista.
Angela Lansbury è una tenace apprendista strega, impegnata a seguire un fantomatico corso per corrispondenza del professor Emelius Brown (David Tomlinson, il signor Banks del film con Julie Andrews). Una strega carismatica, che cattura le simpatie del pubblico grazie soprattutto al talento di Lansbury, ben supportata dal resto del cast.
9. Suspiria (1977)
Dario Argento si ispira al Suspiria de Profundis e imbastisce quello che sarà il primo capitolo della Trilogia delle Madri.
Suspiria è il definitivo salto del maestro del brivido nel mondo dell’horror e una delle opere che hanno segnato per sempre la sua lunga e soddisfacente carriera. I toni favolistici e la fotografia dai colori saturi rendono ancora più inquietante la visione.
La protagonista è interpretata da Jessica Harper, che presta il volto a Susy Bannion, una ballerina americana che si trova in trasferta a Friburgo, in Germania, per studiare in una rinomata accademia di danza. Scopre presto di essere entrata in un incubo senza via d’uscita, un labirinto claustrofobico che miete vittime tra le sue compagne di corso. Dietro le morti delle ragazze si nasconde proprio una congrega di streghe. E per gli amanti della stregoneria in salsa horror, Suspiria non può che rappresentare una visione obbligata.
10. Rosemary’s Baby (1968)
Il capolavoro inaspettato di Roman Polański è un horror sconvolgente, che si fa beffe delle inquietudini dello spettatore, gioca con le sue paure e le sue angosce e suggerisce la presenza del maligno negli anfratti della società.
Un film pieno di riferimenti a Satana, celato in una setta di streghe e sacerdoti pronti a usare la povera Rosemary (Mia Farrow), una sposina appena trasferitasi con il marito Guy (John Cassavetes) in un palazzo di New York, per una cospirazione sconvolgente e scioccante.
Le stregoneria, e di conseguenze le streghe, in questo film sono anch’esse parte dell’abominio nei confronti della protagonista.
11. Le streghe di Salem (2012)
Il film manifesto del cinema ambizioso e visionario di Rob Zombie, che proprio a Rosemary’s Baby s’ispira, tra gli altri, per costruire un concentrato di blasfemia, satanismo e stregoneria da brividi. Liberamente ispirato al processo alle streghe di Salem, il film di Zombie racconta la storia di Heidi (Sheri Moon Zombie), una dj con un passato da tossicodipendente che lavora per un’emittente radiofonica di Salem, in Massachusetts, e viene sconvolta dal passaggio in radio di una canzone di una band chiamata The Lords.
Le streghe di Salem accumula con originalità e senza filtri riferimenti al periodo della caccia alle streghe così come citazioni raffinate e mai stucchevoli. Un trip consapevole, con Heidi strega allucinata e vittima sacrificale.
12. The Witch (2015)
Opera prima di Robert Eggers, il regista che conquisterà definitivamente il pubblico con The Lighthouse e, recentemente, The Northman.
Eppure per alcuni The Witch rimane paradossalmente il suo film più interessante. Ambientato nel New England del diciassettesimo secolo, il film racconta la storia di una famiglia scomunicata e allontanata dal proprio paesino, costretta a trasferirsi ai margini di un bosco. Proprio in quelle zone la figlia di William (Ralph Ineson), verrà rapita improvvisamente da una strega.
The Witch è un saggio del talento registico di Robert Eggers che si appropria con estrema cura e consapevolezza dell’iconografia horror e costruisce una narrazione inquietante, giocando con l’ignoto, accentuato dalla disperazione di un nucleo familiare in lenta decomposizione.
13. Kiki – Consegne a domicilio (1989)
Splendido romanzo di formazione partorito dal genio di Hayao Miyazaki, in Kiki – Consegne a domicilio la magia è soprattutto il medium con il quale la giovane protagonista cresce e diventa adulta, lontana dalla sua famiglia e in compagnia del suo gatto parlante Jiji.
Kiki è una strega tredicenne che grazie alla capacità di volare con la sua scopa decide di avviare un’attività di consegne a domicilio.
Una delle opere più semplici e genuine di Miyazaki, con la magia che viene magistralmente sfruttata non per raggiungere obiettivi universali ma come strumento per poter crescere e affrontare il difficile passaggio all’età adulta.
14. Chi ha paura delle streghe? (1990)
Le streghe è uno dei libri più conosciuti di Roald Dahl, un autore che il cinema ha spesso tentato di trasporre con risultati perlopiù altalenanti.
Il film di Nicolas Roeg all’inizio degli anni ’90 rappresenta un buon tentativo, nonostante un finale al miele che all’epoca provocò le ire dello scrittore.
Se la chiusura non è degna dell’universo di Roald Dahl, ciò che viene proposto in precedenza è di buon livello, soprattutto grazie alla travolgente presenza di Anjelica Huston e al terrificante aspetto delle streghe, nascoste in mezzo a noi dietro fattezze da normalissime signore, sempre pronte a tramare per raggiungere un unico obiettivo: trasformare ogni bambino del mondo in topolino e permettere al Male di sconfiggere il Bene. Un film sulle streghe e per gli amanti delle streghe. Per chi ha superato l’infanzia e non si spaventa davanti a porri sul naso e ai denti gialli.
15. La sirenetta (1989)
Nella galleria di streghe disneyane non poteva certo mancare una versione marittima. Invidiosa del trono di Re Tritone, Ursula è una gigantesca megera per metà piovra che cerca in tutti i modi di scalzare il sovrano degli oceani e diventare l’autentica e sola regina dei mari. Per ottenere il suo scopo si serve dei sogni della figlia di Tritone, Ariel, innamorata del marinaio Eric.
Ispirata alla drag queen Divine, Ursula è un personaggio senza scrupoli, così assetata di potere da ridurre in schiavitù diversi sudditi del regno di Atlantica. Inquietante e melliflua, riesce a mettere a disagio lo spettatore anche nella sua versione umana, che tenta in tutti i modi di soggiogare Eric rubando la voce alla sirenetta.
16. Suspiria (2018)
Tremate, tremate… Le streghe son tornate, recita la tagline del film del 2018, dal titolo omonimo dell’opera del 1977 di Dario Argento.
Luca Guadagnino rivisita Suspiria a suo modo, riuscendo a conferire all’opera uno stile molto personale, con alcune modifiche sostanziali rispetto al precedente capitolo, così da distaccarsi completamente dal concetto di remake.
È Tilda Swinton la strega sovrana del film, giostrando con maestria ben tre ruoli (Madame Blanc/Helena Markos/dott. Josef Kemplerer). Dakota Johnson eredita il personaggio di Susie da Jessica Harper ed è protagonista di una discesa agli inferi all’interno dell’accademia, laddove in realtà si nasconde un covo di streghe.
17. Ribelle – The Brave (2012)
Primo film Pixar con protagonista un personaggio femminile, Ribelle – The Brave, come si evince efficacemente dal titolo, racconta le peripezie della principessa Merida, per nulla intenzionata a seguire i dettami reali e determinata a costruirsi il futuro da sola.
Ad aiutare la giovane ribelle dai capelli ricci è un’eccentrica strega dal viso sdentato e dal carattere gioviale, amante della falegnameria e leggermente smemorata… chiedere a Merida per informazioni. La fattucchiera più divertente dell’universo Pixar.
18. Le streghe di Eastwick (1987)
Black comedy di George Miller tratta dal romanzo di John Updike che narra la vicenda di tre streghe inconsapevoli: Alex (Cher), Jane (Susan Sarandon) e Sukie (Michelle Pfeiffer) sono megere senza saperlo e vengono informate dal luciferino Jack Nicholson nei panni di Daryl Van Horne.
Intrattenimento di ottimo livello, con alcune sequenze degne di nota ma senza quell’audacia necessaria a fare un salto di qualità. Ottime le performance delle tre protagoniste, nel classico ruolo di tre personaggi dalla vita anonima che scoprono di essere ciò che non avrebbero mai pensato. Da segnalare la presenza di Veronica Cartwright, star di Gli uccelli e Alien.
19. Nightmare Before Christmas (1993)
Sì, è vero. Il film di Henry Selick e prodotto da Tim Burton contiene ogni tipo di personaggio horror. Ma non per questo dobbiamo snobbare le due streghe che partecipano con entusiasmo alle attività del paese di Halloween, dove regna Jack Skeletron, sovrano della festa delle zucche prima d’infatuarsi del Natale.
Le due streghe di Nightmare Before Christmas compaiono anche nella celebre canzone “Questo è Halloween”, che introduce il luogo macabro e lugubre nel quale abitano i terrificanti protagonisti del film in stop motion, prima di essere invaso dalle lucine colorate e dai sacchi pieni di regali natalizi.
20. Hocus Pocus (1993)
Impossibile chiudere questa carrellata nel mondo delle streghe senza citare il primo film diretto da Kenny Ortega – coreografo di un altro grande cult, Dirty Dancing. Nel 1693 nella cittadina di Salem, le tre sorelle Sanderson, Winifred (Bette Midler), Sarah (Sarah Jessica Parker) e Mary (Kathy Najimy) vengono impiccate per aver rapito e fatto sparire una bambina, trasformando anche il fratello Thackery (Sean Murray), accorso in aiuto della sorellina, in un gatto nero. Tre secoli dopo le megere vengono risvegliate dall’accensione della candela nera da parte di un vergine.
Amato dai più piccoli per la semplicità della sceneggiatura e la verve delle tre protagoniste, Hocus Pocus è un prodotto che giova della bravura del cast e delle atmosfere fascinose dei classici teen movie anni ’90. In fondo per amare l’ingenua cattiveria delle sorelle Sanderson basta davvero poco.