Facebook Twitter Instagram YouTube TikTok Twitch
    ScreenWorld.it
    Facebook Twitter Instagram TikTok YouTube Twitch LinkedIn Telegram
    • Home
    • EDITORIALI
    • VIDEO ORIGINALS
    • RECENSIONI
    • LIVE
    • PODCAST
    • ARGOMENTI
      • Cinema
        • Ultime news cinema
        • Ultime recensioni cinema
      • Streaming
        • Ultime news streaming
        • Ultime recensioni streaming
      • Giochi
        • Ultime news videogiochi
        • Ultime recensioni videogiochi
      • Libri Fumetti e Anime
        • Anime
      • Tecnologia
        • Ultime news tecnologia
        • Recensioni tecnologia
      • Web/Social
        • Ultime news Web/Social
    ScreenWorld.it
    Home » Cinema » Green Book, la storia vera che ha ispirato il film

    Green Book, la storia vera che ha ispirato il film

    Green Book è ispirato ad una storia vera, quella di Don Shirley e Tony Vallelonga, un artista nero e il suo autista e 'guardia del corpo'.
    Patrizio MarinoDi Patrizio Marino15 Settembre 2022
    Facebook Twitter WhatsApp Telegram LinkedIn Pinterest Email
    Green Book
    Condividi
    Facebook Twitter LinkedIn WhatsApp Pinterest Email Telegram

    Il film Green Book con Viggo Mortensen e Mahershala Ali è ispirato ad una storia vera. Il lungometraggio di Peter Farrelly, incentrato sul viaggio dei protagonisti Don Shirley e Tony Vallelonga, un musicista nero e il suo autista, nel 2019 si è aggiudicato tre premi Oscar, compreso quello per il miglior film.

    The Green Book è ambientato nel 1962 e i suoi protagonisti sono Tony “Lip” Vallelonga e “Dr” Donald Shirley. La storia è raccontata soprattutto dal punto di vista di Vallelonga, basandosi sulle testimonianze e sulle registrazioni delle conversazioni dei due conservate su cassetta da Nick Vallelonga, figlio dell’autista, e co-sceneggiatore del film. La storia comincia quando Tony Vallelonga, italo-americano del Bronx, già impiegato come buttafuori al nightclub Copacabana di New York, inizia a lavorare come autista di Don Shirley, noto pianista afroamericano, per accompagnarlo in tournée negli stati del Sud.

    Tony è abituato a esprimersi senza freni, usando termini che oggi definiamo scorretti. Il pregiudizio iniziale si trasforma in un’amicizia che cresce giorno dopo giorno e nel corso delle settimane i due diventano l’uno la spalla dell’altro. Quando Vallelonga torna a casa, racconterà a suo figlio Nick le discriminazioni subite da Donald Shirley a cui, ad esempio, viene impedito di cenare nel ristorante in cui deve suonare e di utilizzarne i servizi. Questa scena è raccontata nel film anche se è ambientata in una località diversa da quella in cui è realmente avvenuta per esigenze cinematografiche. Durante il viaggio nel profondo sud razzista degli USA, Shirley è esposto a violenze, e alla fine Tony gli fa da autista ma diventa anche la sua guardia del corpo.

    Green Book non è stato accolto bene dai parenti di Don Shirley, scomparso per attacco cardiaco nel 2013 all’età di 86 anni, tre mesi dopo la morte dell’82enne Tony Lip. Secondo i familiari del pianista, il film racconta “una valanga di bugie” e tra i due c’era solo un semplice rapporto impiegato/datore di lavoro. Queste dichiarazioni sono in contraddizione con l’audio pubblicato da Deadline. Si tratta di registrazioni di Don, conservate da Nick Vallelonga, in cui il pianista dice: “Mi fidavo lui. Vedi, Tony non era solo il mio autista, non abbiamo mai avuto un rapporto datore di lavoratore-dipendente. Non hai tempo per queste sciocchezze. La mia vita era nelle sue mani, mi capisci? In situazioni così ci vuole un rapporto amichevole. Gli ho insegnato l’inglese”.

    A tal proposito, Nick Vallelonga ha dichiarato: “La famiglia di Dan si è risentita perché non li ho contattati quando ho scritto il film ma per essere onesti, è stato lo stesso Don Shirley a dirmi di non parlare con nessuno. Lui voleva che soltanto alcune parti della sua vita fossero raccontate. Per me non contattarli è stato difficile, ma è ciò che dovevo fare per non tradire la promessa fatta a Don”.

    La più grande differenza tra il film e la vita reale, a detta di Nick Vallelonga, è nel viaggio dei due, che nella realtà durò all’incirca un anno e mezzo, mentre nel film è stato abbreviato a due mesi.

    Facebook Twitter Instagram YouTube TikTok LinkedIn Twitch Telegram
    • Home
    • Chi siamo
    • Staff e redazione
    • Contatti
    • Disclaimer
    • Privacy Policy
    • Cookie Policy
    © 2023 ScreenWorld.it proprietà di Digital Dreams S.r.l. - Partita IVA: 11885930963 - Sede legale: Via Alberico Albricci 8, 20122 Milano Italy - [email protected]

    Digita qui sopra e premi Enter per cercare. Premi Esc per annullare.