Se non possiamo salvare la Marvel, vorrà dire che la vendicheremo. È questo il motto che abbiamo letto tra le righe guardando il primo teaser trailer di Deadpool 3, anzi di Deadpool & Wolverine: perfetto titolo da buddy movie anni Ottanta-Novanta stile Tango & Cash. Ovvero l’unico film del Marvel Cinematic Universe che vedremo al cinema nel 2024. Per la precisione il 24 luglio 2024 nelle sale italiane. Un trailer che ci ha gasato e ci ha fatto sentire un entusiasmo nei confronti di un film targato Marvel Studios come non succedeva da tempo.
Da tanto, troppo tempo. Perché sì, è vero, anche Guardiani della Galassia Volume 3 è stato un grande evento, ma aveva il sapore malinconico della fine di un viaggio, mentre questo Deadpool & Wolverine sembra dare nuova linfa vitale a tutto l’MCU. Anche perché questo trailer ci è parso meno estemporaneo e staccato da tutto il resto di quanto ci aspettassimo. Il tutto senza snaturare lo spirito scorretto e lo stile sgraziato di Deadpool, visto che nel teaser abbiamo già sentito un paio di battutacce epiche e tanta violenza. Adesso analizziamo insieme la situazione con tutto quello che abbiamo capito dal primo, stuzzicante trailer di Deadpool & Wolverine.
Meta Cinematic Universe
Partiamo dalla cosa che ci ha stupito di meno. Perché come previsto (ve lo avevamo detto a luglio in un nostra teoria sul film) questo terzo Deadpool, oltre a rompere la quarta parete (come il personaggio ha sempre fatto), sarà un film di forte impronta metanarrativa, con la trama che gira attorno al futuro (e forse anche ai problemi) del Marvel Cinematic Universe. Quindi non solo un film dei Marvel Studios ma un film sui Marvel Studios. All’inizio del trailer infatti vediamo Wade Wilson all’interno del suo vecchio universo canonico della Fox prima di essere prelevato con la forza dalla Time Variance Authority , l’organizzazione che vigila sul rispetto delle sacre linee temporali vista nelle due stagioni di Loki. Perché questo rapimento forzato?
Forse perché la TVA ha bisogno di mettere ordine nel caos multiversale in cui sguazzano non solo i personaggi della Marvel ma proprio i film della Marvel. Lo capiamo dalla scena in cui Wade viene messo davanti a vari schermi dove vengono mostrate molte scene iconiche del MCU, con sequenze tratte da Avengers – Age of Ultron, Thor: Ragnarok e Captain America: The winter soldier. Tra l’altro appena Wade vede Capitan America apparire sugli schermi imita il suo iconico saluto, perché nei fumetti il personaggio è un grande fan di Steve Rogers. Che Deadpool sia chiamato a rimediare i casini del MCU poi lo capiamo da questa frase già diventata cult: “Io sono il Gesù della Marvel“. Come a dire: la Marvel ha bisogno di un salvatore, perché è da troppo tempo che non fate qualcosa di buono. Benvenuti nel Meta Cinematic Universe.
Battleworld?
Al di là delle solite battutine ammiccanti e ai riferimenti nerd al MCU di cosa parlerà davvero questo film? L’indizio arriva dalla sequenza finale del trailer in cui Deadpool è a terra, poco prima di essere assalito da Wolverine. Sulla sinistra si vede bene un albo di Secret Wars, non solo uno dei fumetti più celebri della Marvel, ma anche la fonte d’ispirazione per i prossimi film sugli Avengers, chiamati proprio Secret Wars, la cui prima parte per ora è prevista per il 2027. Ecco, in quella storia davvero densa di eventi vediamo per la prima volta il BattleWorld, ovvero un mondo in cui coesistono tanti universi prima distanti tra loro. È come se il Battleworld fosse un collage che tiene insieme vari pezzi di multiverso. Per la precisione 41 regni diversi che convivono uno a fianco all’altro. E forse Deadpool & Wolverine sarà ambientato proprio lì.
Ce lo suggerisce la sequenza in cui vediamo Deadpool lottare avendo alle spalle l’enorme logo della 20th Century fox ormai caduto in rovina. Un elemento scenico che era trapelato ormai da tantissimi mesi dalle foto e dai video rubati sul set. Questo che significa? Che Deadpool forse si muoverà al confine tra più realtà: e allora magari al fianco di qualche cameo di personaggi canonici del MCU vedremo i personaggi dell’universo Fox risalente ai primi anni 2000 come Elektra, i vecchi Fantastici 4 (un’apparizione di Chris Evans, amico di Reynolds, nei panni della Torcia Umana sarebbe epica) e magari persino il Daredevil di Ben Affleck. Senza dimenticare un inedito Wolverine col costume dei fumetti, che evidentemente proviene da un universo in cui nessuno si vergognava di vestirsi di giallo e azzurro.
Basta l’ombra
E a proposito del nostro caro vecchio Logan, lasciateci applaudire davanti alla scelta di non mostrare Wolverine nel trailer. Anzi di farcelo solo intravedere di spalle e attraverso l’ombra. Una scelta da premiare per almeno due motivi. Per prima cosa è stato bello come hanno giocato con il mito stesso di Wolverine. L’idea di farlo entrare in scena soltanto attraverso la sua ombra e l’iconica silouhette creata dai capelli e dagli artigli ci riporta quasi alle icone del grande cinema, come i cowboy del western oppure alla storica entrata in scena di Indiana Jones ne I predatori dell’arca perduta. Piccola chicca davvero.
Seconda cosa: visto che ormai tutti abbiamo visto e rivisto le immagini di Wolverine sul set, è stato vincente sorprendere il pubblico proprio nascondendolo. Ormai viviamo nell’epoca della sovraesposizione mediatica, in cui vediamo e sappiamo tutto prima di entrare in sala, la piccola provocazione del non mostrare il personaggio più atteso del trailer ci è piaciuta molto. La speranza divampa.
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