Lo abbiamo visto in Elvis di Baz Luhrmann vestire i panni del più celebre cantante americano di tutti i tempi ricevendo il plauso unanime di pubblico e critica cinematografica, e adesso è sulla bocca di tutti, ma veramente tutti: ma chi è il giovane Austin Butler e dove lo abbiamo già visto ed apprezzato in passato? Dopo aver fatto moltissima gavetta prima per la televisione per ragazzi e poi in progetti per il piccolo schermo sempre più ambiziosi, Butler ha fatto definitivamente il salto del grande schermo grazie non solo a Luhrmann ma anche e soprattutto a Jim Jarmusch e Quentin Tarantino.
In attesa di scoprire se il prossimo anno questo promettente interprete statunitense riuscirà ad ottenere la sua prima nomination all’Oscar (e chissà se la spunterà per una vittoria?), ripercorriamo brevemente la carriera davanti la macchina da presa di questo talento cristallino di cui sentiremo parlare ancora per molto, molto tempo.
L’esordio con Disney Channel
Austin Butler, classe 1991, nasce il 17 agosto ad Anaheim, un sobborgo di Los Angeles e già all’età di 16 anni inizia ad ottenere piccole parti in prodotti televisivi per ragazzi. Il suo primo ruolo ricorrente è stato nella serie Nickelodeon Ned – Scuola di sopravvivenza dove vestiva i panni di Zippy Brewster, sempre nello stesso anno debuttava su Disney Channel come guest star in Hannah Montana. La collaborazione con i prodotti televisivi targati Disney continua negli anni successivi con piccole partecipazioni in serie adolescenziali come iCarly e I maghi di Waverly, mentre per Nickelodeon lavora davanti la macchina da presa in Zoey 101. Una palestra, quella del piccolo schermo, che negli anni successivi gli permette di partecipare anche ai primissimi ruoli cinematografici. Sul grande schermo lo iniziamo a notare nel 2009 in Alieni in soffitta, a fianco della star di High School Musical Ashley Tisdale.
Il passaggio alla tv adulta
Nonostante il buon successo di pubblico di Alieni in soffitta, Austin Butler ancora non riesce a sfondare nel mondo del cinema, e continua così imperterrito la strada della televisione, questa volta in progetti sempre più “adulti”. Butler diventa così un personaggio regular in serie come Life Unexpected (2010 – 2011), Switched at Birth (2011 – 2012) e soprattutto nei panni di Sebastian Kydd nella serie prequel di Sex and the City The Carrie Diaries (2013 – 2014). Dopo aver partecipato a tre episodi della serie DC Arrow nel 2015, l’anno successivo è quello della svolta; ottiene il suo primo ruolo cinematografico da co-protagonista nel thriller di poco successo The Intruders, partecipa in un ruolo di supporto in Yoga Hosers – Guerriere per sbaglio di Kevin Smith e nella serie Shannara si trasforma nel mezzo elfo Wil Ohmsford, protagonista della saga fantasy di Terry Brooks che ha ispirato il progetto televisivo (poco fortunato), cancellato nel 2017. Il grande exploit nel mondo del cinema però, era vicinissimo.
Arriva Quentin Tarantino
Nel 2019 ottiene un ruolo minore nella commedia zombie I morti non muoiono di Jim Jarmusch, film di apertura di Cannes, la stessa kermesse che in un certo senso gli cambia la vita; proprio nella stessa edizione viene presentato in anteprima mondiale C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino, dove Austin Butler veste i pani di Tex Watson, un affascinante cowboy contemporaneo che fa parte della setta di Charles Manson. Le scene che condivide nel film assieme al Cliff Booth interpretato da Brad Pitt (indimenticabile, esilarante e particolarmente sanguinolento il gran finale che li vede scontrarsi) lo catapultano immediatamente nell’Olimpo degli attori under 30 più richiesti. E in quello stesso anno, aveva appena firmato per vestire gli ingombranti panni di Elvis Presley nel nuovo film in cantiere di Baz Luhrmann.
Arriverà la nomination all’Oscar per Elvis?
Nel 2019 firma per diventare Elvis Presley nel film biografico diretto da Baz Luhrmann dove reciterà nei panni del Re del Rock’n’Roll a fianco del premio Oscar Tom Hanks. Un ruolo che gli regala notorietà assoluta e che, in occasione della presentazione del film Fuori Concorso al 75° Festival di Cannes, lo incensa di lodi unanimi da parte della stampa internazionale e del pubblico. Il ruolo di Elvis Presley sembra perfetto per l’attore americano di quasi 31 anni per sfondare ai prossimi Oscar: riuscirà ad ottenere la prima candidatura alla statuetta della sua carriera? Del resto, Butler ha dato tutto se stesso nel vestire i panni del cantante americano, reinterpretando con la sua stessa voce tutti i brani eseguiti nel film ed “abitando” il tormentato personaggio nel tono della voce, nelle movenze, nella psicologia. Una performance perfetta che non vedremmo di certo male premiata con l’ambita statuetta il prossimo anno. Ma la strada è ancora lunga.
Prossimamente vedremo Austin Butler nei panni del Maggiore Gale Cleven nella miniserie storica Masters of The Air a fianco di Barry Keoghan e Callum Turner, e negli attesissimi panni del cattivissimo Feyd-Rautha Harkonnen in Dune: Parte II di Denis Villeneuve.