1995, il regista francese Mathieu Kassovitz va senza timore nelle banlieues parigine e realizza il suo secondo lungometraggio da regista. L’odio narra la storia di tre ragazzi, Hubert, Saïd e Vinz, della banlieue di Parigi che vogliono vendicare l’attacco subito da Abdel, loro amico, da parte della polizia. Sono passati ventinove anni dal capolavoro di Kassovitz e ancora oggi risulta essere centrale e importante. In quest’articolo proviamo a capire il perché da un punto di vista sociale, analizzando quindi l’importanza del conflitto tra polizia e civili, tema universale e centrale del film, e da un punto di vista cinematografico, osservando…