Le parole hanno un peso, possono ferire più di un pugno e ora, J.K. Rowling e Elon Musk lo stanno scoprendo sulla loro stessa pelle. Grazie a Variety sappiamo che dopo i loro tweet sulla piattaforma X e per i loro commenti che hanno incitato all’odio e al cyberbullismo nei confronti della pugile vincitrice dell’oro olimpico Imane Khelif, quest’ultima ha deciso di fare loro causa. La dicitura ufficiale presentata presso le autorità francesi riguarda quelli che sono presunti: “atti di molestie informatiche aggravate“. In ogni caso sono tantissimi i nomi che compaiono nella denuncia, poiché verrà svolta un’indagine contro tutti coloro che hanno postato qualcosa che fosse denigratorio e incitasse all’odio.
Ha tutto a che fare con quanto accaduto all’incontro di pugilato del 1 Agosto 2024 tra l’algerina Imane Khelif e l’italiana Angela Carini. A causa dell’alto livello di testosterone nel metabolismo della prima, e delle sue fattezze poco ‘femminili’, si è scatenato un putiferio, soprattutto quando la nostrana ha abbandonato l’incontro. Peccato che la pugile sia nata donna, non si identifichi né come transgender né come intersessuale e non sia affatto un uomo. Tuttavia deve essere difficile per la maggior parte delle persone informarsi bene prima di parlare e da quel momento in poi si sono riversati sui social tantissimi commenti, post e messaggi che incitavano all’odio e alla discriminazione di genere. Elon Musk, ad esempio, ha scritto “Assolutamente” condividendo un post della nuotatrice Riley Gaines in cui c’era scritto che “gli uomini non appartengono agli sport femminili”.
Lo stesso Donald Trump subirà un’indagine per aver postato un messaggio in cui dichiarava: “Terrò fuori gli uomini dagli sport femminili”. Sarebbe stato citato anche Logan Paul che aveva pubblicamente attaccato la pugile, ma si era successivamente scusato e ammesso di aver diffuso informazioni errate. Infine è proprio la scrittrice più controversa ad aver commentato con maggior furore quanto successo. J.K. Rowling, che non se le tiene quando deve attaccare attori famosi, ha pubblicato un post in cui affermava:
Nessun’altra foto sarebbe in grado di riassumere con maggiore efficacia cosa sia effettivamente ad oggi il nuovo movimento dei diritti del maschio! Ecco qui il ghigno di un maschio che sa di essere protetto da un’establishment sportivo misogino, e che per questo, gode nel vedere il dolore palesarsi sul volto di una donna cui ha appena dato un pugno in faccia, infrangendo nel contempo il sogno per cui questa donna lavorava da una vita.
Could any picture sum up our new men’s rights movement better? The smirk of a male who’s knows he’s protected by a misogynist sporting establishment enjoying the distress of a woman he’s just punched in the head, and whose life’s ambition he’s just shattered. #Paris2024 pic.twitter.com/Q5SbKiksXQ
— J.K. Rowling (@jk_rowling) August 1, 2024
La vincitrice dell’oro aveva annunciato che avrebbe preso provvedimenti nei confronti di coloro che avevano commentato negativamente contro di lei diffamandola e provocandole inevitabili distrazioni e problemi. La denuncia è stata, quindi, presentata alle autorità francesi e al centro anti odio online della Procura di Parigi. I capi d’imputazione sono:
Molestie informatiche dovute al genere, insulti pubblici dovuti al genere, incitamento pubblico all’odio e alla discriminazione e insulti pubblici dovuti all’origine.
Va specificato, comunque, che l’indagine verrà svolta contro tutti coloro che hanno utilizzato i social, in particolar modo X, per svolgere una delle attività sopracitate. Per questo motivo la Rowling e Trump sono solo alcuni nomi, e i più altisonanti, che appaiono nella denuncia, ma che anche chi ha usato un account finto potrebbe subire ripercussioni.
Per questo motivo la Procura francese e gli studi legali di altri paesi dovranno operare in mutua assistenza per raggiungere la fine del processo. Viene specificato da Boudi, il legale della vittima, che i casi di molestie informatiche ora vengono prese molto più seriamente dalle autorità giudiziarie e che, in alcuni casi aggravati, ci sono condanne al carcere. Quella della Khelif è solo la causa più altisonante, poiché vengono fatti nomi di grande importanza. Tuttavia non è la prima o la sola ad aver denunciato. Il direttore artistico della cerimonia di apertura e chiusura delle Olimpiadi, Thomas Jolly, la dj Barbara Butch e la drag queen, che si è esibita negli spettacoli iniziali, Nicky Doll hanno tutti ricevuto messaggi di morte e insulti e per questo motivo hanno fatto causa contro tutti i colpevoli. Una cosa è certa, sui social gli utenti sono fin troppo abituati a parlare senza preoccuparsi della salute psichica degli altri. Forse ora è arrivato il momento di pensare prima di parlare, o in questo caso di scrivere.