Elena Ferrante è lo pseudonimo dell’autrice della serie letteraria de L’amica geniale, composta da quattro romanzi, e iniziata nel 2011 con la pubblicazione del romanzo che dà anche il titolo dalla serie prodotta da Rai e HBO.. La scrittrice italiana, nota anche per altri romanzi come L’amore molesto e I giorni dell’abbandono, non ha mai rivelato la sua identità. Il successo internazionale ottenuto dalla Ferrante ha aumentato la curiosità sulla reale identità della scrittrice, sia in Italia che all’estero. Ecco alcune teorie su chi potrebbe essere Elena Ferrante, circolate negli ultimi anni.
Marcella Marmo
Nel marzo 2016, Marco Santagata, romanziere e filologo italiano, studioso di Petrarca e Dante e professore all’Università di Pisa, ha pubblicato un articolo su La lettura che descrive dettagliatamente la sua teoria sull’identità di Elena Ferrante. L’articolo di Santagata ha attinto all’analisi filologica della scrittura di Ferrante, allo studio approfondito dei dettagli sul paesaggio urbano di Pisa descritti nel romanzo e al fatto che l’autrice rivela una conoscenza approfondita della politica italiana moderna. Sulla base di queste informazioni, ha concluso che l’autrice aveva vissuto a Pisa fino al 1966, e quindi ha identificato la probabile autrice de L’amica geniale in Marcella Marmo, che era stata docente ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università Federico II di Napoli.
Marcella Marmo, storica, nipote di Carlo Levi, studiosa del fenomeno della camorra e delle mafie, è morta a gennaio 2022 a Napoli all’età di 75 anni. Come riportato da Il Mattino quando le fu chiesto se fosse lei Elena Ferrante rispose “Chiunque mi conosce riderebbe davanti a questa notizia. Sono una persona trasparente, incapace di mentire. La cosa non sussiste”.
Anita Raja
Secondo il giornalista Claudio Gatti, dietro lo pseudonimo di Elena Ferrante si nasconde Anita Raja, traduttrice per la casa editrice Edizioni e/o, che ha pubblicato i quattro romanzi de L’Amica Geniale. Gatti, in un’inchiesta pubblicata sull’inserto domenicale del Sole 24 Ore nell’ottobre del 2016, ha studiato i flussi di cassa della Edizioni e/o, questo lo ha portato a scoprire che le retribuzioni della traduttrice sono aumentate in maniera esponenziale in contemporanea con il successo dei libri sulla storia di Lila e Lenù, spiegabili come frutto delle royalties sui libri della Ferrante. L’inchiesta del giornalista è stata pubblicata in contemporanea sul New York Review of Books, sul Frankfurter Allgemeine Zeitung e su Mediapart in inglese, tedesco e francese.
Quando Claudio Gatti contattò Sandra Ozzola e Sandro Ferri, comproprietari di Edizioni e/o, si sentì rispondere “Noi siamo abbastanza seccati da questa violazione della privacy, nostra e di Ferrante, e se l’articolo è in quella direzione, le dico che mi dispiace ma noi non possiamo collaborare”, come ha ricordato recentemente il giornalista in un articolo su TPI.
Nel dicembre 2016, Tommaso Debenedetti ha pubblicato sul sito web del quotidiano spagnolo El Mundo una presunta intervista alla Raja nella quale la traduttrice confermava di essere Elena Ferrante. La notizia fu rapidamente smentita dall’editore di Ferrante, che ha definito l’intervista un falso.
Domenico Starnone
Domenico Starnone è uno scrittore e sceneggiatore nato a Napoli nel 1943 ed è il marito di Anita Raja. Nel 2017, come riportato da Raffaella De Santis su Repubblica, un gruppo di professori universitari, provenienti da vari paesi di tutto il mondo, si è detto sicuro che dietro l’identità di Elena Ferrante si nascondesse l’autore di Lacci e Via Gemito.
Nel tentativo di rispondere alla domanda “Chi è Elena Ferrante?” i cattedratici hanno messo a confronto 150 romanzi e 40 autori contemporanei grazie all’analisi quantitativa degli elementi lessicali e stilistici ricorrenti. I docenti ne hanno discusso all’università di Padova nel workshop Drawing Elena Ferrante’s profile, il loro lavoro d’indagine ha stabilito che la Ferrante sarebbe in realtà è un uomo, Domenico Starnone. Anche in questo caso il diretto interessato ha smentito lo studio degli accademici.
Nel 2006 Elena Ferrante ha pubblicato il libro La Frantumaglia, un saggio autobiografico in cui rispondeva ad alcune delle curiosità dei lettori. Qui apprendiamo, tra l’altro, che la scrittrice ha tre sorelle e che la madre era una sarta che si esprimeva principalmente in dialetto napoletano.