Arriva al cinema da oggi in Italia, 18 aprile 2024, Civil War (di cui potete recuperare la recensione qui), l’acclamato film di Alex Garland prodotto da A24, che nelle ultime ore sta creando non poco scalpore. Non stiamo parlando di problemi inerenti al suo contenuto, bensì di alcuni poster promozionali che presentano una serie di problemi abbastanza evidenti. Cinque poster con cinque immagini diverse tra loro, che mostrano scene post-apocalittiche ambientate in cinque città diverse del continente americano. Il problema? Nessuna di queste scene è menzionata nel film.
I poster, che potete recuperare qui, mostrano una Miami in rovina, Las Vegas distrutta da un relitto infuocato, truppe di pattuglia a San Francisco, barche piene di rifugiati a Chicago e a Los Angeles alcune unità in un lago. Come riportato da The Hollywood Reporter i poster, pubblicati sul profilo Instagram ufficiale della A24, sono stati sommersi di commenti negativi da parte di utenti che affermano come niente di quello mostrato nelle foto sia effettivamente presente, creando quindi false aspettative negli spettatori che si troveranno di fronte ad un lungometraggio diverso.
Altro problema scaturito da queste immagini è il dietro le quinte di esse, ossia come sono state create. I cinque poster sono stati infatti realizzati tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, cosa che non è passata inosservata e che non ha ottenuto il favore del pubblico (uno dei motivi dello sciopero degli attori e degli sceneggiatori dello scorso anno era proprio legato all’AI). Un utente scrive “Sapete dannatamente bene come si sente la comunità cinematografica riguardo all’uso dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale” aggiungendo “Che stupido da parte del vostro team di marketing anche solo pensare che questo fosse accettabile. Qui state deliberatamente ignorando le preoccupazioni di tutti in questa materia’’.
Intelligenza artificiale che non ha nemmeno funzionato bene in alcuni casi. Sono notevoli gli errori geografici e non presenti nei poster, ad esempio i due edifici della Marina Towers di Chicago che nella realtà si trovano vicini, mentre nel poster sono ai lari opposti. Altro errore abbastanza evidente si può ritrovare nel poster dedicato alla città di Miami, dove troviamo rappresentata un’auto con appena tre porte, così come in quello di Los Angeles, dove il cigno rappresentato ha dimensioni molto diverse da quelle della realtà. Insomma, errori che non hanno fatto altro che aumentare l’ira del pubblico, ma che gli addetti ai lavori continuano a difendere. Una fonte vicino al film ha infatti dichiarato che questi poster volevano solo sottolineare l’impatto enorme a livello nazionale della guerra civile rappresentata nel film.
Intanto il film di Garland si avvia verso il suo secondo weekend americano, continuando la scia di successo che l’ha portato ad incassare già 25,7 milioni di dollari nella prima settimana di programmazione. Con un cast composto, tra gli altri, da Jesse Plemons, Kirsten Dunst e Cailee Spaeny, il lungometraggio ambientato in un futuro prossimo, racconta la storia di una guerra civile sanguinosa negli Stati Uniti a causa delle ostilità tra due fazioni avverse. Il tutto raccontato attraverso gli occhi di una fotoreporter, interpretata proprio dalla Dunst, che viaggia nelle varie zone di guerra.