Joss Whedon rompe il silenzio e risponde alle accuse che Gal Gadot, Ray Fisher e Charisma Carpenter gli avevano mosso mesi fa, in circostanze diverse, raccontando di episodi di cui si è discusso a lungo, sui social e i media specializzati.
Whedon, che era subentrato a Zack Snyder alla regia di Justice League, dopo che il regista aveva deciso di lasciare il progetto per stare accanto alla sua famiglia dopo la morte di sua figlia Autumn, ha risposto sulle pagine del New York Times alle accuse di aver avuto un atteggiamento a dir poco intimidatorio e manipolativo con le star da lui dirette.
Per quanto riguarda Gal Gadot, interprete di Wonder Woman nei film tratti dai fumetti DC, Whedon ha smentito con fermezza di aver minacciato di stroncarle la carriera e ha ridimensionato i contrasti con l’attrice ad una questione culturale: “L’inglese non è la sua lingua madre e io tendo ad essere noiosamente forbito quando parlo” – ha detto Whedon. Il regista ha spiegato che Gadot voleva tagliare una scena e che lui, scherzando, le aveva detto che avrebbe preferito farsi legare sulle rotaie ferroviarie, piuttosto che cedere alle sue richieste. “E poi mi hanno riferito che avrei detto a Gal qualcosa sul suo cadavere e del volerla legare alle rotaie”.
Gal Gadot, contattata dal New York Times ha già risposto che aveva “capito perfettamente” ciò che le aveva detto Whedon, smentendo seccamente qualsiasi equivoco di natura verbale.
Per quanto riguarda Ray Fisher, nella versione di Justice League diretta da Joss Whedon, il ruolo dell’attore, quello di Cyborg, era stato fortemente ridimensionato e il regista ha spiegato di aver preso questa decisione perché l’interpretazione di Fisher non era buona. In maniera molto diretta, Whedon ha definito Fisher un “pessimo attore”. Quando però Zack Snyder ha recuperato la performance di Fisher per la sua celebratissima versione di Justice League, molti hanno applaudito la performance dell’attore americano. Del caso di Fisher si è parlato per mesi e ha dato il via anche ad un’indagine da parte di Warner Bros sulle dinamiche intercorse tra l’attore di colore e il regista di Buffy. Anche Fisher, come Gadot, ha commentato le dichiarazioni di Whedon definendole come una serie di “buffonate”, alle quali per il momento ha preferito non replicare punto per punto.
Charisma Carpenter a febbraio aveva raccontato che Whedon aveva avuto atteggiamenti manipolativi e psicologicamente violenti nei suoi confronti durante le riprese delle serie Buffy e Angel. Atteggiamenti tossici che avrebbero raggiunto il culmine proprio quando l’attrice era incinta. Whedon l’avrebbe definita “grassa”, aveva chiesto a Carpenter se aveva intenzione di tenere il bambino e l’aveva ripetutamente presa in giro per il suo credo religioso. Whedon però ha spiegato di aver avuto esperienze “adorabili” con Carpenter e ne ha lodato il talento, nonostante “qualche volta avesse dei problemi con le sue battute”.
Da quando Joss Whedon è stato accusato dagli attori che hanno collaborato con lui (Fisher in primis) la sua carriera sta attraversando una fase critica. Il regista e autore è stato costretto a lasciare la serie The Nevers, di cui era showrunner, e al momento non vi sono nuovi progetti in vista per lui.