20 Days in Mariupol ha vinto il premio Oscar come Miglior Documentario alla cerimonia, scalzando gli altri contendenti in carica e ottenendo questo prestigioso riconoscimento nell’ambito cinematografico.

Il film, di Mstyslav Černov, vuole raccontare nel modo più veritiero e realistico possibile la guerra tra Russia e Ucraina. La troupe è rimasta bloccata nella cittadina di Mariupol durante un assedio e ha mostrato le brutalità degli attacchi. Un documentario forte che ha stupito e non è affatto una sorpresa che abbia ottenuto il premio.

Una scena di 20 days in mariupol, fonte: Frontline
Una scena di 20 days in mariupol, fonte: Frontline

Un film poetico e sensibile che ha stregato chiunque per la potenza delle espressioni e la volontà con cui la regista è riuscita a tradurre la rappresentazione filmica e la durezza della realtà. Un premio meritatissimo che convince tutti.

Gli altri candidati a questo prestigioso premio per la 96esima edizione degli Oscar sono stati Bobi Wine: The People’s President di Moses Bwayo e Christopher Sharp, The Eternal Memory di Maite Alberdi, Les Filles d’Olfa della francese Kaouther Ben Hania e uno dei favoriti ovvero To Kill a Tiger di Nisha Pahuja.

Se avete bisogno di tenervi aggiornati su chi sta conquistando le statuette, ecco quello che è l’elenco completo di tutti i vincitori, tenuto costantemente aggiornato tra le vittorie delle 23 categorie. Se volete seguirci in live potete trovarci su YouTube e Twitch fino alla fine della cerimonia degli Oscar.

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Nato il 19 Dicembre 1992, ha capito subito che il cinema era la sua strada. Dopo essersi laureato in filosofia all'università di Palermo e aver seguito esami, laboratori e corsi sulla critica, la storia del cinema e la scrittura creativa, si è focalizzato sulle sue più grandi passioni: scrivere e la settima arte. Ha scritto per L'occhio del cineasta ed è stato redattore per Cinesblog fino alla sua chiusura. Ora si occupa di news e articoli per ScreenWorld.it, per CinemaSerieTv.it e CultWeb.it