Oggi pomeriggio Mario Draghi, nel corso di una conferenza stampa, ha spiegato alcuni dei provvedimenti presi dal suo governo in merito alla pandemia di Covid-19: ecco punto per punto cosa ha detto il Presidente del Consiglio su temi caldi come la scuola e l’obbligo vaccinale.
Mario Draghi ha iniziato la conferenza stampa precisando che non avrebbe risposto a nessuna domanda relativa al Quirinale: a breve infatti scade il mandato settennale di Sergio Mattarella e per molti Draghi sarebbe il candidato ideale alla successione.
Il primo ministro ha iniziato a parlare proprio della scuola, il premier ha sostenuto che “La scuola è fondamentale per la nostra democrazia, va tutelata e protetta, non abbandonata“. Dopo aver ringraziato i professori e i presidi per gli sforzi fin qui fatti, ha ribadito che il governo vuole mantenere le scuole aperte “basta vedere gli effetti della diseguaglianza tra studenti creata dalla Dad lo scorso anno”, ha affermato Draghi che non ha escluso che nelle prossime settimane un aumento del ricorso alla didatta a distanza “ma senza generalizzazioni”.
Mario Draghi ha poi spiegato il motivo per cui il governo ha messo a punto il vaccino obbigatorio per gli over 50, la decisione è stata presa “sulla base dei dati, che dicono che chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi”, ha puntualizzato il premier che poi ha aggiunto “le terapie intensive sono occupate per 2/3 da non vaccinati e le ospedalizzazioni lo stesso”. Draghi, come riportato dall’Adnkronos, ha affermato “non dobbiamo mai perdere di vista una constatazione, ovvero che gran parte dei problemi di oggi dipendono dal fatto che ci sono persone non vaccinate. Più riduciamo la pressione sugli ospedali, più saremo liberi”.
Il primo ministro ha rivendicato i successi ottenuti in questi 11 mesi di governo, sottolineando che la coalizione che lo sostiene è formata da forze non sempre eterogenee “in cui occorre accettare la diversità di vedute”. Anche se il premier ci ha tenuto a dire che per alcuni provvedimenti è necessaria l’unanimità.
Parlano poi della ripresa economica dalla pandemia, Draghi ha sostenuto che per il momento si useranno gli stanziamenti previsti nella legge di Bilancio, dove ci sono voci specifiche “per i settori in difficoltà”, senza escludere però la possibilità che “si trovino altre risorse, non abbiamo ancora riflettuto se sia necessario uno scostamento di bilancio”, ha detto il primo ministro.
In riferimento al caro bollette Mario Draghi durante la conferenza stampa di oggi ha ricordato che “la legge di bilancio ha già stanziato circa 3,5 miliardi per affrontare l’emergenza bollette nel primo trimestre” Il premier poi ha aggiunto “è’ previsto vengano presi altri provvedimenti nel trimestre successivo e nei mesi a seguire. Come ho già detto, la via del sostegno governativo è importante ma non può essere l’unica: occorre chiedere a coloro che hanno fatto grandissimi profitti da questo aumento del prezzo del gas di condividere questi profitti con il resto della società”.