Vittorio Cecchi Gori è ricoverato in terapia intensiva al Policlinico Gemelli di Roma. Lo ha annunciato in diretta la conduttrice Eleonora Daniele durante il programma Storie Italiane in onda su Rai 1.
L’81enne imprenditore fiorentino sarebbe stato ricoverato ad inizio settimana per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Attualmente si trova in terapia intensiva e pare che il quadro clinico sia piuttosto serio.
A rivelarlo Angelo Perrone, amico e storico collaboratore dell’ex produttore cinematografico, che durante la diretta nello studio di Storie Italiane, ha parlato delle condizioni di salute di Vittorio Cecchi Gori: “Rita Rusic (l’ex moglie con cui è stato sposato dal 1983 al 2000) si era sentita con il professsor Landi perché nel weekend Vittorio aveva accusato dei disturbi, con battiti cardiaci molto bassi e avevano preventivato lunedì un ricovero per accertamenti. Quindi, la fortuna è stata che lui fosse già in ospedale, ma tra lunedì notte e martedì mattina c’è stata una crisi respiratoria che ha costretto i medici a trasferire l’imprenditore in terapia intensiva. Ieri pomeriggio c’è stata qualche avvisaglia di miglioramento, ma la situazione resta molto delicata. Negli ultimi giorni era angosciato perché gli è stata negata la grazia, il suo cruccio più importante era il fatto di non poter andare a trovare la figlia Vittoria a Miami“.
La primogenita Vittoria, infatti, vive ormai da diversi anni a Miami e non ha avuto un rapporto idilliaco con il padre per tanto tempo. Solo dopo il 2017, quando era stato ricoverato a causa di un’ischemia cerebrale con complicazioni cardiache, Vittorio Cecchi Gori era riuscito a recuperare il legame coi figli Vittoria e il secondogenito Mario.
Fu ricoverato due mesi al Policlinico Gemelli anche nel 2020, in piena pandemia da coronavirus. All’epoca del ricovero, durante il quale fu tenuto in terapia intensiva per un mese, ci fu una mobilitazione da parte di amici e collaboratori affinché gli venissero concessi i domiciliari dopo la condanna a 8 anni per bancarotta fraudolenta, avvenuta nel febbraio del 2020.