300 di Zack Snyder è uno dei cinecomic più celebri della storia del cinema, nonché ancora oggi una delle pellicole più apprezzate del regista americano, divenuta sin da subito un instant cult, grazie alle innumerevoli scene e frasi iconiche. Al di là del mero gradimento, la pellicola è importante per il cinema moderno, proprio perché è riuscita, a suo modo, a riscrivere le regole dell’action movie americano, diventando un punto di riferimento per i film arrivati dopo. Quindi, per conoscere meglio i segreti che si nascondono dietro il successo del film di Zack Snyder, gustiamoci queste 8 curiosità di 300.
L’ispirazione della graphic novel di Frank Miller
300 di Zack Snyder prende vita dall’omonima graphic novel del 1998 scritta dal grande Frank Miller, che a sua volta si ispirava ad un film americano del 1962 intitolato The 300 Spartans, in italiano tradotto L’Eroe di Sparta. Esattamente come il fumetto, anche la pellicola di Snyder, prende spunto dalla celebre battaglia delle Termopili, occorsa nel 480 A.C., nella quale Leonida, Re di Sparta, a capo di un manipolo di 300 valorosi soldati, riuscì a fronteggiare l’incredibile esercito persiano del malvagio Serse, di gran lunga superiore numericamente.
Libertà storiche e creative
La leggenda narra la valorosa impresa eroica condotta da Leonida al comando di un numero esiguo di soldati, appunto i 300 valorosi spartani, coraggiosamente sacrificatisi contro il grande esercito persiano di Serse (interpretato da Rodrigo Santoro che ha odiato farsi la ceretta per il ruolo). In realtà il sovrano di Sparta era il generale di un esercito molto più grande, costituito da 10.000 uomini, formato grazie ad un’alleanza tra le poleis greche, per proteggere uno dei principali avamposti, situato nella zona centrale della Grecia. Nonostante il numero sia ben superiore ai 300, la reale impresa resta epica, proprio perché la storia narra che l’esercito persiano dell’epoca contasse addirittura 300.000 unità.
Lo stesso Snyder, tuttavia, ha scelto di prendere le sue libertà creative anche nei confronti della graphic novel. Infatti, l’intera sottotrama che coinvolge il Senato, compresa l’aggressione alla regina Gorgo, non trova spunti o riferimenti nell’opera originale, ma è stata scritta ad hoc direttamente nella sceneggiatura del film, proprio per enfatizzare l’aspetto epico della vicenda.
La tecnica delle riprese
Il film è stato girato con la tecnica del chroma key per riprodurre le immagini della graphic novel originale. 300 è stato girato quasi esclusivamente in teatri di posa, grazie ai quali la produzione ha potuto ricostruire il passo delle Termopili, ove sono stati applicati i classici schermi blu e verdi. La tecnica del chroma key prevede la rimozione in post-produzione dello sfondo e l’applicazione dell’immagine desiderata. Nel caso del film di Snyder per l’appunto gli sfondi di alcune tavole dell’opera di Miller.
Una preparazione atletica estrema
La produzione, come è facilmente intuibile guardando il film, ha richiesto, prima che iniziassero le riprese, che tutti gli attori del film si sottoponessero ad una preparazione atletica estrema, con l’utilizzo anche di armi vere per rendere più realistici i movimenti e le tecniche di combattimento. Nonostante la maggior parte degli interpreti spartani fosse costituito da stunt professionisti, quest’ultimi, per farsi trovare pronti per l’inizio delle riprese, si sono allenati per circa 8 settimane.
Dal canto suo Gerald Butler, essendo l’interprete di Leonida, quindi il protagonista del film, si è allenato 4 ore al giorno, per ben 7 mesi, ottenendo oltre 25 kg di massa muscolare, proprio per riuscire a risultare il più grosso e possente in scena. Snyder pretendeva che tutti gli attori facessero esercizi, tra cui flessioni, sollevamento pesi e push up, per pompare i muscoli e risultare ancora più gonfi. Tuttavia, malgrado gli allenamenti estremi, gli addominali degli attori, per risultare ancor più perfetti, vennero definiti digitalmente in post-produzione.
Figli di papà
In una delle sequenze iniziali, quando la pellicola narra l’origine del protagonista, il giovane interprete di Re Leonida è niente meno che Eli Snyder, il figlio di Zack, avuto durante il suo primo matrimonio con l’ex moglie Denise Weber. Il ragazzo continuerà a lavorare con il papà regista; infatti, Snyder lo scritturerà per altri due camei, nel 2009 per Watchmen, nella parte del giovane Walter Kovacs, il futuro Rorschach, e nel 2011 per Sucker Punch.
Un esordio dimenticato
Probabilmente in pochi sanno che il grande Michael Fassbender, celebre attore irlandese di origini tedesche, ha fatto il suo esordio cinematografico proprio nel film 300 di Zack Snyder, interpretando il guerriero spartano Stelios, uno degli ultimi valorosi soldati a cadere al fianco di Re Leonida.
I 17 elmi di Re Leonida
Zack Snyder e i suoi collaboratori fecero realizzare ben 17 elmi per Gerald Butler, che l’attore cambiava con l’incedere della storia. Infatti, ogni elmo costruito nel film per Re Leonida doveva rappresentare lo stato di degradazione causato dai volenti combattimenti dell’impavido guerriero contro l’esercito persiano.
Una frase iconica
Chi pensando al film 300 non rammenta immediatamente la celebre frase: This is Sparta! (tradotta in italiano con Questa è Sparta!). Probabilmente non tutti sanno che quest’ultima è stata improvvisata dal protagonista, Gerard Butler, durante la scena nella quale Leonida con un calcio fa cadere l’emissario di Re Serse dentro il pozzo, in quella che, a ragione, è considerata una delle sequenze più cult della pellicola.
Nella sceneggiatura originale, quella frase, diventata anche un famoso meme, non doveva essere urlata, ma pronunciata esattamente come nella graphic novel, in maniera più composta. Butler, non soddisfatto della resa della battuta, decise di improvvisarla con un tono molto più enfatico e infiammato. Considerando l’iconicità della frase l’attore ha avuto ampiamente ragione.