Nonostante Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2 sia stato ben accolto e lodato per essere rimasto ampiamente fedele al materiale di partenza, l’adattamento del romanzo di Suzanne Collins presenta varie differenze tra film e libro. Basati sui libri best-seller, i film sono ambientati in un Nord America post-apocalittico dove i bambini sono costretti a competere negli Hunger Games. In questo capitolo la storia giunge a conclusione.
La violenza
Una differenza notevole è che il film ha attenuato gli elementi più violenti del romanzo, per adattarsi a un pubblico di minori. Ad esempio, la morte di Messalla è molto meno raccapricciante: nel film viene investito da un fascio di luce che lo vaporizza, mentre nel libro la sua pelle si scioglie. Un altro episodio di violenza che viene attenuato riguarda Katniss Everdeen: nel libro uccide un civile indifeso di Capitol City per proteggere la sua missione, ma nel film l’uomo viene risparmiato. Quando, invece, la ragazza viene ferita da un colpo di pistola al Distretto 2, nella versione cinematografica non si fa niente poiché indossa un giubbotto antiproiettile, ma nel romanzo le viene perforata la milza e metà delle coste subiscono delle incrinature, oltre a soffrire una lunga degenza in ospedale.
Mancano alcuni personaggi
Un’altra differenza riguarda, invece, la presenza e l’assenza di alcuni personaggi. Delly Cartwright e Sae la zozza non appaiono nel film e quest’ultima ha un peso non indifferente di cui parleremo più avanti. Il presentatore Tv Caesar Flickerman, che non compare nella seconda metà del libro, fa un breve cameo, mentre Effie Trinket e Haymitch Abernathy hanno ruoli più importanti nella pellicola, in parte per compensare la mancanza di Plutarch Heavensbee dovuta alla prematura scomparsa di Philip Seymour Hoffman. In particolare Effie nel libro fa una brevissima apparizione solo nei capitoli finali del romanzo.
Capitol City
Nel film Katniss non deve sottoporsi all’arduo addestramento che segue nel libro per entrare a Capitol City, ma vi entra di nascosto, nascondendosi in un aereo. Poco dopo, nel momento in cui finiscono nella piazza che viene investita di una melma nera, nel film viene chiamato semplice petrolio, ma nell’opera originale è una sostanza acida e tossica, potenzialmente corrosiva. Viene anche spiegato meglio come uno dei soldati finisce sulla trappola dei cavi. Quando Kat e Peeta si scontrano, uno degli altri cerca di separarli e la mole possente del ragazzo lo travolge facendolo cadere su un baccello lì vicino, che niente aveva a che fare con l’onda nera, come vediamo nel film. Un’ultima differenza riguarda il finale in cui Haymitch informa la protagonista della grazia ricevuta in seguito all’omicidio di Alma Coin. Nel romanzo è Plutarch che le va a parlare fisicamente, ma il motivo di questa scelta, ancora una volta, sarà dovuto alla morte dell’attore.
Gli ibridi
I mostri che la squadra deve affrontare nelle fogne è piuttosto fedele come rappresentazione, tuttavia manca qualche dettaglio. Innanzitutto in un primo momento sembrano comportarsi come dei normali pacificatori, al punto che vengono scambiati per le guardie cittadine con i quali stavano combattendo. Tuttavia quando gli ibridi staccano le teste a morsi dei loro stessi alleati, i protagonisti si rendono conto di cosa si trovano davanti. Inoltre Finnick non si sacrifica per salvare Kat, ma viene semplicemente afferrato e mangiato vivo.
La Coin e i sospetti di Katniss
Nel film noi spettatori, esattamente come la protagonista, capiamo che la presidente Coin è corrotta solo negli ultimi istanti, sebbene alcune cose potevano farci sospettare della sua colpevolezza. Il libro inserisce tantissimi dettagli che anticipano la sua vera natura. Il più importante risiede nelle stiliste che negli Hunger Games precedenti si occupavano della vestizione della protagonista. Lei le trova in una cella del Distretto 13, brutalmente picchiate e torturate, ridotte alla fame per il semplice crimine di essere abitanti di Capitol City. Ed da questo momento in poi che Katniss inizia a non fidarsi più della Coin e a tenerla d’occhio, perché si domanda cosa è in grado di fare pur di ottenere il potere, se è disposta a rinchiudere e torturare degli innocenti.
Inoltre la proposta della presidente riguardo l’introduzione di nuovi Hunger Games è resa in modo meno forte. Nel romanzo le argomentazioni della donna vertono sulla volontà dei popoli dei distretti di voler uccidere i bambini della capitale, per vendicarsi di ciò che hanno subìto negli anni. Per impedire uno sterminio dice di sfruttare i famosi giochi mortali, ma solo facendo partecipare i figli degli alti funzionari. Nel film appare molto più manipolatrice e dittatoriale, dettaglio in questo caso più consono per la situazione.
Il lutto di Katniss
Nel film come nel libro la protagonista perde sua sorella durante i bombardamenti conclusivi, ma è diverso l’approccio al lutto che vive Katniss. Nella prima versione lei è da sola e disperata, vaga per la sua vecchia casa e per un Distretto 12 devastato e solo dopo molto tempo ritrova Peeta. Riceve una lettera di Annie, la moglie di Finnick, che le spiega tutte le novità tra cui il futuro di Gale e del paese. Nell’opera originale, invece, è Sae la zozza (come vi avevamo anticipato ne avremmo parlato nuovamente) a stare costantemente accanto alla protagonista. La cura, sta al suo capezzale mentre piange e si dispera ed è lei a raccontarle gli ultimi fatti più interessanti.
Il franchise è composto da quattro film e si è concluso nel 2015 con Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2, che copre la seconda metà dell’ultimo romanzo di Collins. Il 15 Novembre 2023 esce al cinema il prequel basato sull’omonimo libro, Hunger Games – La Ballata dell’Usignolo e del Serpente.